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«Berlusconi riuscirà al massimo a mettere una pezza alla crisi del centrodestra, che ormai è irreversibile.

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Lafiducia è segno di debolezza». Pier Luigi Bersani corre ai ripari. I suoi hanno fatto i calcoli, hanno contato e ricontato: saranno 314 (forse anche 316) i deputati di Pdl e Lega pronti a sostenere Berlusconi. A questi vanno aggiunti i 40 di Fli e Mpa. I numeri parlano chiaro. Rolando Nannicini, autore dei calcoli, spiega: ci arrivano grazie «all'acquisto di otto deputati». Il commento è molto duro: «Hanno violato la costituzione materiale e quella scritta», ha detto Nannicini, perché gli otto "comprati" «erano vincolati da un patto elettorale con l'Udc di Casini, in sei, e con il Pd di Veltroni», ha accusato riferendosi ai due deputati nel frattempo transitati nell'Api di Francesco Rutelli. «Se fossero stati coerenti con quello che hanno detto in estate - ha aggiunto il parlamentare - non avrebbero dovuto accettare quegli otto voti». Intanto Antonio Di Pietro continua ad attaccare il suo eterno rivale, questa volta usando l'ironia: «Berlusconi è atteso alla Camera - spiega Di Pietro - nel giorno del suo 74esimo compleanno. Per questo credo che sia giusto fargli un bel regalo: mandiamolo in pensione ad occuparsi dei nipotini, perché il Paese non ha più bisogno di gente come lui. La maggioranza eletta dagli italiani nel 2008 non esiste più. Il Pdl non esiste più. Qualsiasi forma di sostegno a questo governo è solo una pecetta messa male. I sette deputati che hanno lasciato Udc e Api sono la conferma di una politica malata, che non si occupa dei problemi della gente e che aspira ad un solo obiettivo: il potere. Ma non può bastare - conclude il leader dell'Idv - questo governo deve andare a casa al più presto, affinché una nuova componente governativa possa cercare di rianimare il Paese». Secondo Felice Belisario il voto di oggi mette Gianfranco Fini alla prova dei fatti. Il capogruppo dell'Idv al Senato, non ha dubbi: «Col voto di domani (oggi, ndr) - afferma - si vedrà finalmente da che parte sta Fini, se con Berlusconi e la sua squallida politica fatta di leggi ad personam, dossieraggi e compravendita di parlamentari o se con chi vuole mandare a casa il peggior presidente del Consiglio che l'Italia abbia mai avuto». Belisario tenta il tutto e per tutto: «Fini si assuma la sua responsabilità e sfiduci Berlusconi, altrimenti al di là delle chiacchiere continuerà a esserne complice».

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