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"Vogliono eliminarmi. Ma non mollo"

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Racconta Saverio Romano, deputato «dissidente» dell'Udc, che proprio ieri hanno vietato al suo collaboratore di entrare nella stanza che ha come parlamentare nella sede del partito di via Due Macelli. E racconta ancora che da giorni, in Sicilia, stanno facendo pressioni sui suoi uomini per convincerli a stare dalla loro parte, a lasciarlo solo. «Pensano – spiega – che sopprimendo me eludano anche il tema politico che io ho posto. Invece si sbagliano di grosso». La accusano di voler passare con Berlusconi. È così? «No, io ho solo detto che su Berlusconi avevamo un po' abbandonato la nostra linea e stavamo assumendo un atteggiamento simile a quello del Pd. Invece abbiamo il dovere di ascoltare il Cavaliere. Casini non ha capito che non passa alla storia se fa un partito del 5, 6, 7 per cento. E neppure se diventa il nuovo Prodi. Cosa che comunque non gli faranno fare». E cosa dovrebbe fare per essere tramandato ai posteri? «Se fossi al suo posto andrei in Parlamento e, dopo aver ascoltato Berlusconi, direi che il bipolarismo è fallito ma che la situazione è talmente grave che, per affrontare i cinque punti del governo, l'Udc è pronta a dare il suo sostegno all'esecutivo. Senza creare un nuovo gruppo ma facendo un'opposizione responsabile. Come era nel programma dell'Udc. Questo gli darebbe un ruolo da statista. Invece ha preferito cambiare rotta». Dentro il partito invece dicono che è lei che ha cambiato posizione. «Non è vero, io sostengo quella che è sempre stata la posizione dell'Udc. Cioè che abbiamo il dovere di ascoltare Berlusconi, non di chiederne le dimissioni. Io non mi sono mosso di una virgola e non ho offeso nessuno. Invece dopo il mio discorso a Chianciano sono stato insultato, mi hanno detto che mi vendo per un piatto di lenticchie, che sono il Giuda tra i dodici apostoli. Facendo tra l'altro un paragone improprio».   E cioè? «Casini si è paragonato a Gesù».   La Sicilia può diventare un laboratorio nazionale? Lombardo fa la nuova giunta con Fli, il Pd e l'Udc, lei si schiera con Berlusconi... «Direi che l'unica cosa degna di nota è che Casini si è ridotto a fare il palafreniere di Lombardo».   In che senso? «Si è fatto la sua piccola corrente in Sicilia, lei uno così come lo chiama?».   Un'operazione in contrapposizione a lei? «Non so se è in contrapposizione a me ma comunque è un'operazione che sto contrastando». A sentirla sembra che Casini stia sbagliando proprio tutto. «È riuscito a regalare uno spazio a Fini che è diventato un leader del centro usando gli stessi nostri temi. È un'operazione fino a qualche tempo fa inimmaginabile» Dicono che lei sia già andato dal notaio per fare un nuovo gruppo. È vero? «No, io voglio restare dentro l'Udc. Almeno fino a quando sarà possibile avere uno spazio per parlare». E la faranno parlare? «Al momento no. Ho chiesto di convocare il consiglio nazionale ma Buttiglione mi ha risposto che se ne discuterà dopo il 28, dopo il discorso di Berlusconi».   E lei aspetterà? «Sono loro che devono pazientare...Vorrà dire che parleremo in Parlamento. Insomma, mi vogliono cacciare dal partito, che devo fare?».  

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