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Regali a politici e prelati per vincere i grandi appalti

Diego Anemone

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Si fida solo dei parenti più stretti e di pochissimi «amici». Proprio a loro, infatti, negli ultimi anni, ha affidato i ruoli più prestigiosi e delicati delle società. L'imprenditore romano Diego Anemone, 39 anni, ha costruito dal 2005 in poi un vero e proprio impero, riuscendo a vincere gare d'appalto per milioni e milioni di euro: fino a febbraio di quell'anno l'azienda «Impresa Anemone Costruzioni» era autorizzata a svolgere solo lavori entro i cinque milioni. Diego Anemone, dunque, secondo le procure che indagano sui grandi eventi, è l'uomo chiave della «cricca» messa sotto accusa nell'inchiesta sui lavori per il G8 alla Maddalena e su altri appalti in giro per l'Italia. Il costruttore, in base a quanto scritto dagli inquirenti in migliaia e migliaia di pagine, era al centro di una fitta rete di rapporti con politici, funzionari pubblici e prelati. Proprio attraverso loro, sostengono i pm, è riuscito a ottenere nel corso degli anni appalti milionari con la sua impresa, composta da una ventina di dipendenti. E la maggior parte sono suoi parenti: dal fratello Daniele, che porta avanti le attività di gran parte delle società, alla moglie Vanessa Pascucci, al cugino e a un cognato. E a permettere all'indagato, scarcerato dopo tre mesi di detenzione del carcere di Rieti, di raggiungere livelli così alti, anche l'amicizia con un altro uomo chiave dell'inchiesta, l'ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci. Regali e favori a personaggi influenti, si legge nei documenti della procura di Firenze, avrebbe elargito nel tempo Anemone ai suoi contatti vip, che in seguito lo avrebbero ricambiato facendogli ottenere grandi appalti. Sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti, anche i suoi legami con il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, al quale i pm sono convinti abbia messo a disposizione il suo centro sportivo «Salaria sport village» per massaggi «particolari». Accusa, comunque, che è stata sempre respinta con fermezza dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Alla «Anemone spa», quindi, farebbero riferimento numerose società, che hanno svolto lavori sia per il G8, ma anche per i Mondiali di Nuoto e per la ristrutturazione dello Stadio centrale del tennis del Foto Italico. Lui, appena è uscito dalla cella, ha subito affermato che fino ad oggi ha sempre agito in maniera corretta.

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