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La Moratti ammutolita Fischi e offese durante il corteo

Il sindaco di Milano Letizia Moratti, accolta da fischi e contestata, sfila in piazza Duomo durante il corteo del 25 Aprile

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Il Pd annuncia interrogazioni al ministro dell'Interno Roberto Maroni sulla gestione dell'ordine pubblico in piazza del Duomo e lungo il percorso del corteo. Il segretario della Camera lavoro contesta senza mezzi termini l'operato della polizia e anche il sindaco di Milano Letizia Moratti parla della necessità di una gestione diversa dell'ordine pubblico. Il giorno dopo l'intervento alla Scala del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la manifestazione per l'anniversario della Liberazione è stata monopolizzata dai centri sociali che hanno contestato tutti: il Pd, il sindacato e ovviamente il sindaco di Milano Letizia Moratti e il presidente della Provincia Guido Podestà, definiti «fascisti» e «mafiosi». Una protesta annunciata con momenti di tensione quando in corteo sono entrati Podestà e la Moratti scortati dai carabinieri in assetto antisommossa. Il culmine, però, è stato raggiunto in piazza Duomo dove i giovani del centro sociale «Cantiere» sono addirittura riusciti ad arrivare sotto il palco con un camion dal quale veniva sparata musica ad altissimo volume. Vano il tentativo del servizio d'ordine del sindacato di tenere fuori dalla piazza i giovani e il camion, che ha sfondato quando dal palco sono cominciati i discorsi degli oratori ufficiali, tra i quali anche l'ex ministro Virginio Rognoni. La contestazione non ha risparmiato nessuno. Il più fischiato in piazza è stato Podestà, ma anche i rappresentanti dei reduci dai campi di sterminio nazisti sono stati insultati al grido di «fascisti, fascisti» e alcuni sono stati bagnati da lanci di birra e vino. Un pensionato del servizio d'ordine della Cgil non voleva credere alle sue orecchie quando gli hanno urlato «fascista»: «È 30 anni - ha detto scuotendo la testa - che vengo al 25 Aprile e devo anche sentirmi dare del fascista da un pirla». Un anziano partigiano della I Brigata Garibaldi, salito sul palco con l'ausilio di due bastoni, non ha trattenuto le lacrime ma non sono serviti gli inviti alla calma perché i giovani hanno fischiato e urlato anche durante l'intervento di un operaio in cassa integrazione dell'ex Eutelia. L'interrogativo, ora, è come possa essere accaduto. «Il camion dei centri sociali - ha detto il segretario della Camera del Lavoro Onorio Rosati - è arrivato fino sotto il palco, è evidente che c'è una responsabilità da parte di qualcuno e quel qualcuno ne dovrà rispondere. «Già un'ora prima che partisse il corteo il servizio d'ordine del sindacato si è scontrato con quelli dei centri sociali. Mi domando dove era la polizia».   Tra l'altro già alla partenza il «Cantiere» aveva tentato di scontrarsi con i militanti di Emergency che si erano schierati pacificamente in testa al corteo, posizione che avrebbero invece voluto conquistare loro. Sulla vicenda è intervenuto anche il vicesindaco Riccardo De Corato: «Apprendiamo - ha affermato polemicamente - che nell'anno di grazia 2010 la sinistra si è accorta delle malefatte dei centri sociali. E chiede pure l'intervento della polizia. Alla buon'ora».  

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