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Spariti quindici bimbi ricoverati in ospedale

Terremoto a Haiti, un uomo soccorre un bambino a Port-au-Prince

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Non bastano le notizie di saccheggi e violenze tra i superstiti per accaparrarsi beni e aiuti. A rendere più fosca la realtà di Haiti ha contribuito, ieri, la denuncia dell'Unicef: quindici bambini sono scomparsi dagli ospedali di Port-au-Prince dove erano stati ricoverati per le ferite subite per il terremoto. Il timore è che siano stati rapiti perchè le persone che sono state viste con loro, quando sono usciti dai nosocomi, non erano sicuramente dei loro familiari. LUicef collega l'accaduto a quella che definisce «rete di tratta dei bambini» legata al «mercato delle adozioni illegali». Con il caos che regna ad Haiti, con le centinaia di bambini che girano per le strade in cerca dei familiari, con la difficile situazione dell'ordine pubblico, i ladri di bambini si muovono in un ambiente ideale per mettere a segno i loro colpi. Moltissimi minori mancano all'appello e per sapere che fine hanno fatto bisognerà aspettare settimane o forse mesi. Ci sarebbero, poi, testimonianze di attraversamenti della frontiera tra Haiti e Repubblica Dominicana di minori con persone che certamente non erano loro parenti. I numeri di questo fenomeno potrebbero essere spaventosamente alti, perchè la sola Unicef accoglie, quotidianamente, duemila bambini che hanno perso ogni contatto con le famiglie. Intanto il governo italiano accelera sull'accoglienza dei bambini haitiani. Ieri mattina il Cdm ha deciso una «corsia preferenziale» per le adozioni dei bambini colpiti dal terremoto ed ha dato incarico di verificare il percorso possibile al sottosegretario Carlo Giovanardi e al ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, che ha la delega sull'infanzia. Intanto, i ministri della giustizia dell'Ue a 27, riuniti a Toledo, hanno deciso di avviare un coordinamento per l'aiuto ai bambini orfani di Haiti. Una posizione richiesta in mattinata anche dal ministro Angelino Alfano. Il ministro Carfagna ha, poi, precisato che «il governo italiano ha deciso di fare il massimo per fornire accoglienza temporanea, nel rispetto della normativa esistente che già prevede procedure accelerate in caso di catastrofi naturali ed eventi eccezionali, alle migliaia di minori che si trovano in una situazione di drammatica difficoltà. Sono ottimista sul fatto che riusciremo ad accogliere in pochissimo tempo i primi orfani di Haiti, assicurare loro una casa e l'amore di cui hanno bisogno».

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