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Tarantini torna a smentire la D'Addario "Il premier vittima di un complotto"

Patrizia d'Addario

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«Alla luce di quanto è successo, sono sempre più convinto che si sia trattato di un complotto». Ne è convinto Gianpaolo Tarantini che, poco prima dell'arresto avvenuto il 18 settembre, ha risposto ad alcune domande di Bruno Vespa per il libro "Donne di cuori". Nelle pagine del nuovo lavoro del conduttore della Rai, l'imprenditore pugliese torna a smentire Patrizia D'Addario sul fatto che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sapesse che alcune ospiti delle sue cene erano escort: «La D'Addario mente. Il presidente era all'oscuro di tutto. Non immaginava neppure lontanamente che io potessi retribuire le ragazze», ha detto Tarantini. Nel libro di Vespa, Tarantini afferma che la D'Addario era l'unica delle donne da lui portate alle cene di Berlusconi che non conosceva personalmente. «Mi è stata presentata dal mio amico e socio Max Verdoscia il giorno precedente alla prima cena del presidente di cui la D'Addario è stata ospite». A questo proposito, sempre secondo l'anticipazione del libro che uscirà fra qualche giorno, Vespa ricorda quanto riferito dallo stesso Berlusconi sulla vicenda: «Sulla D'Addario debbo ribadire che c'era una cena con molte persone organizzata dalle militanti del club "Forza Silvio!" e "Meno male che Silvio c'è"». All'ultimo momento ci si infilò anche Tarantini con due sue ospiti». «Il giornalista - rivela l'anticipazione - ha scoperto che per reclutare le sue amiche Tarantini si appoggiava a tre agenzie di Roma, Bari e Parigi e che l'unica persona a essere fuori del giro delle agenzie era proprio la D'Addario». Alla domanda di Vespa su come gli sia saltato in mente di infilare persone del genere in casa del presidente del Consiglio, Tarantini risponde: «Purtroppo ho sbagliato. Mai avrei pensato che una persona come la D'Addario potesse arrivare a tanto. Purtroppo non la conoscevo. Mi sono fidato di un amico». L'imprenditore poi si sfoga con l'autore del libro: «La mia famiglia è stata distrutta da questa vicenda, moralmente ed economicamente. I rapporti con mia moglie sono rovinati». L'intervistato, tuttavia, nega l'esistenza di un sistema per ottenere, attraverso scorciatoie, buoni affari. «Se lei vuole alludere a un "sistema Tarantini", bene, questo non esiste. Basti vedere come si sono concluse le vicende Protezione Civile e Finmeccanica. Dopo quei due rifiuti non ho chiesto più niente».  

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