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L'opposizione continua la «campagna di Libia»

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Maanche sulla presenza delle Frecce tricolori ai festeggiamenti per il quarantennale della rivoluzione verde. Per il ministro degli Esteri Franceo Frattini «la visita di Berlusconi è utile, e anzi necessaria per rinsaldare ancora di più il legame tra l'Italia e l'Africa che in questo momento esprime nella Libia la presidenza dell'Unione Africana». Mentre il titolare della Difesa Ignazio La Russa parla di «incomprensibile polemica» sulla nostra pattuglia acrobatica. Fatto sta che l'opposizione continua ad attaccare il governo. E se l'Udc annuncia un sit-in di protesta davanti all'ambasciata libiva a Roma se il premier non rinuncerà al suo viaggio, il Pd invita il Cavaliere a portare con sé, invece che le Frecce tricolori, una delegazione di parlamentari italiani chiedendo al leader di farla accedere ai campi di detenzione per immigrati per controllare le loro condizioni. Profondamente insoddisfatta anche l'Associazione dei rimpatriati dalla Libia secondo cui la scelta di Berlusconi dimostra «che il nostro governo intende perseguire ad ogni costo una politica basata esclusivamente sulla convenienza economica, senza peraltro ricordarsi dell'antico debito verso chi ha perso tutto, non solo beni materiali». Mentre il presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici ricorda l'attentato alla sinagoga di Roma del 1982 (morì un bambino di due anni): «A nome della Comunità ebraica di Roma chiediamo dove sia il terrorista Osama Abdel Al Zomar, autore dell'attentato, e soprattutto che possa scontare la sua pena, l'ergastolo, nelle prigioni italiane».

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