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«Malta ha violato i diritti dell'uomo»

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«Un'orribilestoriaccia». Margherita Boniver, presidente del Comitato parlamentare Schengen e deputata del Pdl, non riesce a credere all'ennesima tragedia della disperazione. Incredula ma al tempo stesso risoluta: «Ancora una volta Malta ha scaricato le proprie responsabilità su di noi. Questo è inequivocabile». Presidente Boniver, è passato solo un mese dalla missione del Comitato a La Valletta, e sembra che tutte le promesse fatte all'Italia dal Vicepremier maltese Tonio Borg siano diventate parole al vento. Che cosa è andato storto? «Sono molto rammaricata. Qualcosa non ha funzionato. A luglio, la visita studio del Comitato a Malta creò un ottimo rapporto con le autorità locali. Borg si impegnò nel perseguire la strada di un accordo con il governo italiano per la gestione dei soccorsi dei clandestini e invece oggi leggo che non ha nessuna intenzione di accettare la proposta del ministro Frattini di ridurre la zona di salvataggio in mare di competenza dell'isola-Stato. Certo nessuno può obbligare Malta a ridurre le sue acque territoriali, ma allora che si impegnino a salvare i barconi e non aspettino siano altri a farlo». Quindi sostiene anche la tesi che la motovedetta maltese non li abbia raccolti perché così sarebbero diventati un "problema" italiano? «Ora dopo ora emergono particolari attorno alla vicenda che sottolineano la responsabilità maltese. È stata una spaventosa tragedia e pensare che la motovedetta li abbia avvicinati dando loro solo cibo e carburante mi fa inorridire. Malta ha violato i diritti dell'uomo. Poi mi pongo un'altra domanda. Possibile che questi disgraziati per più di venti giorni siano stati in mare senza che nessuno li vedesse?». Beh, il comandante Antonio Genovese della flotta di Mazara del Vallo, in un'intervista a "La Repubblica" ha denunciato: «Quel tratto di mare è pieno di pescherecci ciprioti e egiziani che non soccorrono nessuno» «Ecco, anche in questa strage c'è una corresponsabilità di tanti. Il cinismo ha trionfato. Ma nessuno attacchi l'Italia. Noi abbiamo fatto il nostro dovere soccorrendoli. Chiediamoci invece perchè non ha funzionato Frontex, l'agenzia per la gestione delle frontiere esterne degli Stati membri dell'Eu. Questo è il problema». E la Libia? Si pensa abbia fatto partire i clandestini apposta per alzare la posta negli accordi con l'Italia? «Non attaccherei la Libia. Non siamo ancora arrivati a situazioni simili a quelle precedenti agli accordi. Poi purtroppo non saranno di certo le norme di respingimento a pattugliamento misto a fermare i milioni di clandestini che scappano in Europa. Scappano da situazioni disperate. Io per esempio sono dell'avviso che bisognerebbe concedere lo status di rifugiato politico a tutti i somali e gli eritrei. I primi scappano da un Paese in completo disfacimento. Gli altri fuggono dalla dittatura marxista-leninista di Isaias Afewerki». Ad aprile il caso della «Pinar» con il suo carico di 142 immigrati salvati dall'Italia, ieri il recupero dei cinque superstiti all'ultima ecatombe del Canale di Sicilia. Non crede che il governo debba cambiare strategia nei confronti di Malta? «Non so cosa pensare. L'Italia sta dimostrando continuamente la propria serietà. Al contempo, se le indagini confermassero delle responsabilità maltesi nella morte di circa 70 persone, allora dall'Ue deve partire una condanna fortissima».

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