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Senza di lei la Terra soffrirebbe

La terra vista dalla Luna

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Anche tralasciando per un momento ciò che il volo dell'Apollo 11 e quel 20 luglio di quarant'anni fa hanno significato per la nostra civiltà e per la razza umana, sarebbe difficile sopravvalutare l'importanza della presenza della Luna intorno al nostro pianeta. Probabilmente il suo ruolo è addirittura sottovalutato, nel comune sentire. A prima vista non dovrebbe essere così. La Luna ha un posto d'onore nel linguaggio e nell'immaginario di praticamente tutti i popoli della Terra, sono decine le locuzioni e i modi di dire che la prendono in considerazione, fino a tante poesie, canzoni o al Marinettiano progetto di uccidere il «Chiaro di Luna». La Luna ha parte importante nelle culture di tutte le popolazioni del mondo, passate e presenti. Ha un influsso innegabile sul ciclo vitale degli esseri viventi, ma al tempo stesso il ruolo della Luna nello sviluppo della vita è probabilmente ancor più fondamentale. È ormai accertato da modelli teorici planetologici che la stabilità dell'orbita della Terra è dovuta alle dimensioni del suo satellite. La Luna ha dimensioni paragonabili a quelle della Terra, avendo un raggio che è oltre un quarto di quello terrestre (circa 1700 km contro circa 6370 km), e una superficie grande circa come l'Europa. Il sistema Terra-Luna può quindi essere considerato un pianeta doppio (così non è per nessun altro pianeta del sistema solare). Dal punto di vista dinamico, un sistema simile somiglia ad un giroscopio (una trottola), e quindi è relativamente stabile, mentre un pianeta "singolo", come Venere, o accompagnato da satelliti minuscoli, come Marte, ha un moto molto più instabile. L'instabilità può generare, ad esempio, rapide variazioni dell'asse orbitale di un pianeta, che facilmente potrebbero distruggere tutte le forme di vita con grado di complessità maggiore di quello di batteri e funghi. Senza la Luna, quindi, la Terra potrebbe essere inabitabile. Inoltre, è molto probabile che l'effetto di marea abbia un ruolo non trascurabile nel rendere la Terra geologicamente viva (a differenza, ad esempio, di Marte). Lo studio dei vari parametri che influenzano la probabilità che un pianeta possa ospitare la vita (ad esempio, che la stella sia del tipo giusto e che il pianeta orbiti alla distanza giusta) ha alcune decine di anni, e l'importanza di considerare pianeti doppi è stata riconosciuta più di recente. Non sappiamo quanto i satelliti grandi come la Luna, potrebbero essere anche molto rari, e ciò ridurrebbe di molto il numero di pianeti nell'universo in grado di ospitare forma di vita superiori e, eventualmente, altre civiltà. Possiamo comunque dire che, se esistono altre forme di vita intelligenti, probabilmente possono ammirare un satellite di grandi dimensioni nei loro cieli, e hanno il loro "chiaro di Luna". Quindi il nostro satellite ha un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Non solo per la spinta che la sua presenza può aver dato allo sviluppo dell'astronomia, sia per il grande passo che lo sbarco umano di quarant'anni fa ha rappresentato per la scienza e l'umanità intera. Non solo perché aiuta da secoli le storie d'amore a nascere, ispira gli artisti e regola il ciclo biologico degli esseri viventi. Ma perché senza di lei l'umanità, anzi la stessa vita sulla Terra, forse neanche esisterebbe. Non ci resta che guardarla con gratitudine, in attesa di rivedere per l'ennesima volta le scene di quel memorabile giorno d'estate del 1969; e soprattutto in attesa del prossimo sbarco lunare, che potrebbe essere tra dieci anni esatti.

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