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«Non sottovalutiamo i rischi di presenze non gradite»

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Laguardia anche a l'Aquila resta molto alta e il dispositivo di prevenzione è allertato: in particolare, verranno fatti controlli mirati per scongiurare l'arrivo in città di soggetti ritenuti pericolosi. «Siamo all'Aquila, siamo in un territorio terremotato, ma non per questo sottovalutiamo la possibilità che possano esserci presenza per così dire non gradite». Lo ha detto il prefetto del L'Aquila, Franco Gabrielli, intervistato dal Tg1 sui preparativi per il G8 e in particolare sulla misure di sicurezza, ricordando che il summit porterà al L'Aquila personalità che sono «non solo le più potenti della terra», ma ciascuna delle quale è possibile obiettivo di «minacce». «Debbo dire e debbo registrare - ha aggiunto il prefetto - che da parte soprattutto dei movimenti aquilani c'è una particolare attenzione a che anche le manifestazioni di dissenso si svolgano nella più assoluta tranquillità e in maniera pacifica. Sarebbe veramente un delitto - è l'appello lanciato da Gabrielli - sprecare quest'occasione con episodi di violenza che potrebbero in qualche modo oscurare anche i buoni propositi della ricostruzione».

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