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Il decreto anticrisi sarà votato in Parlamento entro la pausa estiva

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L'iterdunque si preannuncia veloce ed è probabile che, contrariamente alle attese, si parta dalla Camera dove il Pd chiede che l'esame proceda congiuntamente a quello del Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) sulla falsa riga di quanto già avvenuto lo scorso anno. I tempi sono stretti ma parlare di fiducia è prematuro perchè molto dipenderà, si fa notare in ambienti di governo, dall'atteggiamento delle opposizioni. L'Esecutivo confida nel fatto che l'ostruzionismo, ma anche un voto contrario, sarebbero difficili da giustificare a fronte di misure che gli stessi partiti di minoranza non ritengono inutili. Il governo intanto non solo difende il nuovo pacchetto ma assicura anche che si tratta di interventi di ampio respiro che mostreranno tutta la loro efficacia nel medio periodo. L'opposizione va all'attacco. L'Idv ritiene il decreto «un favore ai poteri forti» mentre il Pd riconosce in effetti l'opportunità di alcune norme. Complessivamente il provvedimento appare poco più di «un'aspirina», dice il deputato del Pd Pier Paolo Baretta. L'auspicio è quello di poter introdurre delle novità durante l'esame in Parlamento.

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