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Negli Stati Uniti il primo decesso

Influenza suina

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{{IMG_SX}}Primo decesso per la nuova influenza negli Stati Uniti. Un bimbo di 23 mesi che si era ammalato a Brownsville, una cittadina del Texas sul confine con il Messico, ed era stato trasportato a Houston per le cure. La famiglia del bimbo non è stata infettata e sono immuni dal virus anche le altre persone venute a contatto con lui. Il piccolo è la prima vittima accertata dell'influenza suina al di fuori delle frontiere messicane, dove il virus ha manifestato il massimo della sua virulenza. La conferma è arrivata dal responsabile del Cdc (Centers for Disease Controllo, il Centro di Controllo e Prevenzione per le Malattie di Atlanta), Richard Besser. «Come padre di famiglia e come pediatra, il mio cuore sta con la famiglia» ha aggiunto. Besser ha precisato che è ancora troppo presto per capire con quale rapidità si propaga il virus: «Come ho già detto l'influenza è un'infezione molto seria, e ogni virus è unico. Ma considerato quello che abbiamo visto in Messico, temiamo che vedremo altre gravi infezioni e che avremo altri decessi». Il presidente Obama è intervenuto sull'emergenza del momento e ha detto che gli americani «dovrebbero sapere» che il governo sta facendo tutto il possibile per contenere la minaccia. Quanto alle scuole, ha osservato che in alcuni casi la chiusura può essere necessaria, specialmente nel caso di diffusione del contagio. «Se qualcuno è malato» ha aggiunto «deve rimanere a casa, invece di andare a lavorare o a scuola. E se ci sono bimbi malati devono rimanersene a casa». Un vaccino contro la nuova influenza non sarà pronto prima di settembre nonostante gli «sforzi intensi» delle autorità sanitarie. Lo ha precisato Anne Schuchat dei Cdc federali. «Se tutto va bene potrà esser disponibile in settembre» ha detto la Schuchat parlando alla Commissioen Sanità del Senato. In un'intervista al Wall Street Journal il Ceo di Sanofi Aventis Christopher Viehrbacher ha detto che le primi dosi di vaccini anti-influenza potrebbero esser pronte 15 settimane dopo che l'Oms avrà deciso quale tipo di vaccino vuole mettere sul mercato. Attualmente gli stabilimenti Sanofi-Aventis negli Usa e in Francia producono 180 milioni di vaccini anti-influenzali all'anno. Intanto il Messico ha ridotto drasticamente il numero dei decessi accertati causati dal virus dell'influenza suina: da 20 a 7. È invece aumentato il numero delle morti «probabilmente» causate dall'influenza: il ministro della Sanità Jose Angel Cordova ha stimato un nuovo bilancio di 159 decessi, sette in più rispetto alla valutazione fatta in precedenza. In totale 1.311 persone sono in ospedale dopo aver manifestato i sintomi della malattia. Il ministro della Sanità francese Roselyne Bachelot ha, invece, annunciato che Parigi chiederà all'Unione Europea la sospensione dei voli per il Messico a causa dell'epidemia di febbre suina. Un equipaggio dell'Air France ha boicottato un volo in Messico. La presidenza ceca di turno della Ue esaminerà la richiesta. E ora il balletto delle cifre. I casi negli Stati Uniti, secondo l'Oms, sono 64 (nel Messico 29); invece i Centri Americani per il controllo delle malattie (Cdc) parlano di 91 casi. Comunque secondo l'Oms sono 114, nel mondo, i casi accertati e otto le morti causati nel mondo dalla nuova influenza veicolata dal virus del tipo A/H1N1. I dati sono stati resi noti ieri dal vicedirettore generale dell'Oms, Keiji Fukuda, in una teleconferenza da Ginevra. Fukuda ha riferito che dei 114 casi finora accertati, 13 sono in Canada, 64 negli Stati Uniti, 26 in Messico, 2 in Israele, 4 in Spagna, 2 in Gran Bretagna e 3 in Nuova Zelanda. Le morti comprendono le 7 accertate in Messico e una negli Stati Uniti, in un bambino. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha alzato alla fase 5 l'allerta pandemia. Secondo l'Oms comunque è certo «che che il virus non ha mostrato nessun segno di rallentamento». Il direttore generale Margaret Chan, ha esortato ieri sera tutti i Paesi ad attivare i piani di preparazione alla pandemia dell'influenza nuova e ha chiesto alle ditte farmaceutiche di aumentare la produzione di antivirali.

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