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Patrono: ci sono 2000 pm senza controllo

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A denunciare la situazione è Antonio Patrono, consigliere togato del Csm e in passato presidente dell'Anm, che parte proprio da questo aspetto per sostenere la necessità di riforme sulla giustizia, che a suo avviso dovrebbero riguardare sia le procure sia gli uffici giudicanti. L'assenza di reali poteri dei capi delle procure lascia i singoli pm, oggi «distribuiti in oltre 160 procure circondariali» ,«liberi di interpretare fatti e spesso anche norme di legge in maniera diversa addirittura all'interno dello stesso ufficio», avverte Patrono. E la prima conseguenza è «la concreta possibilità di iniziative sbagliate non immediatamente rimediabili». Cosa fare? «Innanzitutto ridurrei il numero di procure facendole coincidere con gli attuali distretti in modo da avere solo 26 uffici inquirenti di dimensioni piuttosto grandi».

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