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Da Cagliari a Firenze tutte le bombe sotto la sedia di Walter

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Ieri mattina ad esempio sui giornali sono comparse ricostruzioni del colloquio di giovedì tra il governatore sardo dimissionario Renato Soru e «l'ambasciatore» Maurizio Migliavacca inviato da Walter sull'isola. Un colloquio in cui Soru avrebbe chiesto la «testa» dei suoi oppositori come condizione necessaria per ricandidarsi alle Regionali del 2009. Non solo, ma il governatore avrebbe preteso libertà di manovra nella scelta dei candidati con la possibilità di dar vita ad una propria lista civica. La notizia ha fatto il giro del Palazzo e, solo a metà pomeriggio, è arrivata la smentita. Soru e Migliavacca hanno parlato di «ricostruzioni infondate», ma il ritardo con cui sono intervenuti lascia aperti molti interrogativi. Anche perché, nel frattempo, Idv, Partito Socialista e Sinistra Democratica, possibili alleati del Pd in Sardegna, chiedono con insistenza lo svolgimento delle primarie. Primarie che dopo, l'incontro tra Veltroni e i vertici del Pd di Firenze (presenti anche il sindaco Leonardo Domenici e il presidente della Regione Claudio Martini), si svolgeranno regolarmente nel capoluogo toscano. In campo per la candidatura a primo cittadino Daniela Lastri, Lapo Pistelli, Matteo Renzi ma, soprattutto, Graziano Cioni, assessore alla sicurezza e alla vivibilità del comune di Firenze, indagato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sui terreni di Castello di proprietà di Fondiaria-Sai che sta pesantemente coinvolgendo l'amministrazione della città (il suo collega all'urbanistica Gianni Biagi si è già dimesso ndr). Nel frattempo nella Capitale, un nutrito gruppo di associazioni, militanti ed esponenti del Pd, dopo l'elezione «blindata» del segretario regionale del Lazio Roberto Morassut, sta organizzando per il 2 dicembre una manifestazione a favore delle primarie. Nel mirino, ovviamente, Veltroni principale sponsor di Morassut. E chissà cosa penserà il segretario nel vedere che, tra i promotori, fa bella mostra di sé anche la sua «pupilla» Marianna Madia? Ma non c'è solo l'Italia a preoccupare Walter. Continua senza tregue, infatti, lo scontro tra ex Ds e ex Dl sulla collocazione europea del Pd. Sempre che, visto l'aria che tira, il partito arrivi integro alle europee.

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