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Bce: le ricadute saranno peggiori del previsto Occorre rispettare il patto di stabilità

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Lo scrive la Bce nel bollettino mensile, evidenziando che il calo dei prezzi del petrolio e la crescita delle economie emergenti «potrebbero sostenere una graduale ripresa nel corso del 2009». Un mese fa la Bce, pur rilevando rischi al ribasso per la crescita, diceva di attendersi che alla fase attuale di debolezza «faccia seguito una graduale ripresa». «Le prospettive economiche - si legge nell'ultimo bollettino - sono soggette a maggiori rischi al ribasso, connessi principalmente a uno scenario di perduranti tensioni sui mercati finanziari, con ricadute sull'economia reale maggiori di quanto previsto attualmente». «Ulteriori rischi al ribasso - prosegue l'Eurotower - sono relativi alla possibilità di nuovi rincari nei prezzi dei beni energetici ed alimentari, agli sviluppi disordinati degli squilibri globali e alle crescenti pressioni protezionistiche». Le ultime previsioni degli economisti della Bce, pubblicate il mese scorso e quasi sicuramente destinate ad essere riviste in peggio, davano la crescita di Eurolandia ad un tasso compreso fra l'1,1 e l'1,7% quest'anno, e fra lo 0,6% e l'1,8% il prossimo. Nel bollettino di ottobre la Bce scrive che «gli indicatori oggi disponibili segnalano il perdurare della debolezza nella dinamica di fondo della crescita dell'area dell'euro nel terzo trimestre». «Data la persistente incertezza economica è essenziale che i governi rispettino il Patto di stabilità».

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