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Berlusconi rassicura Napolitano e accelera sull'insediamento

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Un incontro «cordiale», l'hanno definito i due staff. E forse riparatorio, causa alcuni malintesi che si erano verificati durante la campagna elettorale. Il Capo dello Stato avrebbe discusso con il Cavaliere della questione Alitalia e la preoccupazione di entrambi si è incentrata sui conti della compagnia di bandiera italiana. Ma a quanto sembra l'altra grande preoccupazione del Quirinale riguarda il peso che avrà la Lega nel futuro governo, anche se il Colle ufficialmente nega ci siano problemi con il partito di Bossi. Berlusconi lo ha rassicurato («i toni dovranno cambiare») e proprio sull'esecutivo ha dato l'impressione di voler stringere il più possibile i tempi, se è vero che ha intenzione di volare in Israele da premier per celebrare i sessant'anni dello Stato ebraico. A proposito di totoministri, è saltato l'appuntamento che Berlusconi aveva in serata con Roberto Formigoni. Il governatore della Lombardia sta cercando un nuovo incarico e non molla: vuole entrare a far parte dell'esecutivo, anche se il Cavaliere preferisce dargli un posto di rilievo nel Popolo della libertà. Intanto ciò che è sicuro è che le caselle del nuovo governo non sono ancora definite. Se torna in corsa Vito come Guardasigilli (per il ministero di via Arenula sono candidati anche Pera e Mariastella Gelmini sembra dirottata verso l'Istruzione), si fa sempre più forte l'ipotesi di Paolo Bonaiuti ai Rapporti con il Parlamento e di Sandro Bondi ai Beni culturali. E il coordinamento del Pdl? Per ora l'ipotesi più accreditata è quella di Denis Verdini. Non ci sarà, invece, il ministero dello Sport in questa legislatura. «C'è un principio fondamentale, che ho sempre seguito: l'indipendenza assoluta, la politica deve stare lontana dallo sport»: il Coni chiaramente ringrazia. In questi giorni di necessaria «afflizione - come ha detto lo stesso Cavaliere - che continuerà finché non si completerà la formazione del nuovo governo», Berlusconi ha spiegato ancora che «la squadra sarà di 60 componenti in tutto, tra ministri e sottosegretari, la metà del governo attuale - aggiunge -. Ci sono funzioni che adesso sono in tre ministeri, che vanno accorpate in uno solo e questo complica la scelta delle persone. È un momento particolarmente impegnativo, perché la squadra di governo è la base per trasformare in realtà il nostro programma, che per noi è un impegno morale». In serata il premier in pectore ha trovato anche il tempo di ricevere a Palazzo Grazioli il leader di Mpa Raffaele Lombardo. Secondo i suoi collaboratori, «come la Lega ha chiesto, anche lui è andato a chiedere un ministero per premiare l'impegno del suo partito durante le elezioni».

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