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E i militari all'estero devono rinunciare alle licenze

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Ma alcune schede, intanto, sarebbero già state votate. E a causa del disguido diversi militari hanno dovuto rinunciare alle programmate licenze. Secondo quanto si è appreso, la macchina elettorale che si occupa del voto degli italiani all'estero ha fatto recapitare nei giorni scorsi, nei vari teatri operativi, un numero imprecisato di schede che sono state «ritirate» perché contenenti un errore di stampa. È stato dunque necessario procedere ad una nuova stampa e ad un nuovo invio del materiale elettorale La conseguenza è stata che il termine per la consegna ai competenti consolati è stato posticipato di qualche giorno e diverse licenze di soldati che intendevano tornare a casa in quei giorni sono state annullate e rinviate a data da definire. Nella maggioranza dei casi, sempre secondo quanto è stato possibile ricostruire, le schede sbagliate non sono state distribuite: non così, a quanto pare, a bordo di almeno una nave della Marina il cui equipaggio avrebbe già votato approfittando della sosta in un porto straniero. A differenza della precedente consultazione elettorale, i militari «fuori area» non votano per la circoscrizione estero (dove non c'è la Dc di Pizza), ma per i candidati che si presentano in Italia, nelle regioni del loro reparto di appartenenza, comprese quelle in cui intende presentarsi la Dc.

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