Il governo riduce anche i fondi già stanziati. Tutti avranno decurtazioni almeno del 13%

Ma sull'ente più che qualche colpo di fucile sta per arrivare una vera e propria bomba. Perderà 1,6 milioni (sugli undici totali) che riceve dal ministero della Difesa e altri 4,2 (su 30,3) che invece riceve dal ministero della Salute. È questo uno degli effetti del taglio anche su fondi dei ministeri già stanziati (articolo 53 della Finanziaria). Il governo, infatti, ha presentato l'elenco completo dei tagli che si appresta a fare. Nel testo del disegno di legge si parlava di un intervento generale che prevede di togliere a tutti i dicasteri il 14% circa degli stanziamenti: si tratta di 4.5 miliardi in meno di 33.1 totali. Poi è giunto in commissione, dal ministero dell'Economia, tutte le sforbiciate (gli accantonamenti), capitolo per capitolo. Padoa Schioppa si taglia Al suo gabinetto oltre sei milioni sui quasi 44 a disposizione. Piangono Poste e Ferrovie Una bella sforbiciata arriva anche per i risarcimenti giudiziari (2,7 sui 20 totali). Per quanto riguarda il Tesoro tagli in arrivo anche per Poste (5.5 sui 40 totali), ai Monopoli (3.9 su 28.8), Consob (1.7 su 12.7), al Garante della privacy (2.7 su 19.6) e alle Authority delle comunicazioni e della privacy (540mila su 3.9 a ufficio). Per non parlare delle Ferrovie che vedranno 49 milioni in meno nei trasferimenti sui 356 del prossimo anno. Anche i partiti pagano Non sorrideranno i partiti che si troveranno 28 milioni in meno sugli oltre 200 che hanno e altri 68 in meno sui 500 stanziati per le spese elettorali. Ma piange anche lo sport, visto che il Coni si troverà 62 milioni in meno in tasca sui 450 che ottiene. Non si salva nemmeno il fondo dell'8 per mille gestito dallo Stato (-965mila sui 7 milioni). Botta alla lotta all'evasione Per le politiche fiscali colpiscono i 346 milioni (sugli oltre due miliardi) sottratti all'Agenzia delle Entrate, che nella nuova linea del governo dovrebbe essere strategica. Come pure una batosta arriva alla Guardia di Finanza, che perde 38 milioni sui 276 che ha a disposizione. Fondi che verranno presi dalle spese per il funzionamento, per reclutamento e addestramento, per i mezzi operativi. Va aggiunto anche il milione tolto al servizio ispettivo e tributario. Dolori per le imprese Al dipartimento del ministero di Pier Luigi Bersani vengono sottratti quasi 24 milioni sui 172 totali. Persino le cooperative dovranno vedersela con i tagli. Trema la vigilanza sui fondi pensione Addio a 108mila euro (sui 784mila complessivi), Damiano dovrà provvedere. Meno carceri per tutti Dopo l'indulto si risparmia sui penitenziari. Sono stati tolti 12.4 milioni sui 90 destinati a investimenti per edilizia penitenziaria. E ancora in tema a 43 milioni (su 384) per l'assistenza e la rieducazione dei detenuti. Conto salato, sempre nel dicastero di Clemente Mastella, anche alle spese per la giustizia: addio a quasi 100 milioni sui 731 complessivi. Non si salva neppure la cooperazione Batoste anche ai settori tradizionali di sinistra. Per esempio, saltano 46 milioni (su 337) per la cooperazione ai Paesi in via di sviluppo. Ma andrà peggio per gli italiani all'estero: tolti 2.2 milioni dal capitolo immigrati, 378mila per i connazionali in Europa. Scuola, speriamo che me la cavo Addio a 21 milioni (su 158) del fondo per il funzionamento della scuola, altrettanti per l'operatività scolastica. Ma la tabella ministeriale fornisce anche i tagli regione per regione. All'ufficio del Lazio vengono tolti 13 milioni (sui 101 già assegnati); 646mila sui 4.6 per il Molise; 3.8 su 28 per l'Abruzzo. Per tutte le regioni il taglio sarà soprattutto per le strutture scolastiche ma anche sugli interventi integrativi per i disabili: non si salva proprio nessuno. Fuoco sui vigili (del fuoco) I pompieri si ritroveranno 26.4 milioni in meno sui 192 attualmente stanziati. Le sforbiciate maggiori riguardano le spese generali si funzionamento (8 milioni su 61), i mezzi operativi e strumentali (5.4 su 39). Niente mare per Pecoraro Per il ministero dell'Ambiente viene colpito il settor