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dall'inviato PAOLO ZAPPITELLI SAN PAOLO — Lontani migliaia di chilometri dai veleni ...

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Lo hanno fatto ieri a San Paolo, in Brasile, Luca Cordero di Montezemolo e il ministro delle attività produttive Claudio Scajola, entrambi in missione per partecipare al Forum delle imprese italo-brasiliane organizzato per rilanciare i rapporti commerciali tra i due paesi. Così, mentre San Paolo è flagellata da un temporale, dentro la sede della Confindustria brasiliana, davanti a 250 imprenditori italiani, tra gli industriali e il governo Berlusconi torna a splendere il sereno. Il libro delle buone dichiarazioni lo apre di prima mattina Montezemolo arrivando al Forum, raccogliendo l'apertura che il giorno prima il ministro Scajola gli aveva lanciato dallo stabilimento della Fiat di Benin, e spiegando che il periodo di polemiche roventi può dirsi definitivamente concluso: «Noi imprenditori siamo per natura, convinzione e determinazione ottimisti e guardiamo al futuro - commenta - di Vicenza non parliamone più». È il «la» che dà l'avvio alla giornata dell'ufficiale riappacificazione. Anche perché pochi minuti dopo Montezemolo si schiera a favore della legge Biagi. Chiedendo al centrosinistra di non abolire le riforme più importanti fatte da Berlusconi. «Un governo che subentra a un altro non deve smontare le riforme valide realizzate negli anni precedenti, e mi riferisco in particolare alla legge Biagi che non deve essere toccata ma completata con il capitolo che riguarda gli ammortizzatori sociali. Le priorità indicate dagli imprenditori a chi si candida a governare il Paese sono sempre le stesse: un forte abbattimento del cuneo fiscale contributivo e la riduzione dell'Irap». Dichiarazioni che il ministro Scajola, dopo aver ascoltato il discorso agli industriali del presidente brasiliano Lula, commenta allargandosi in un sorriso: «È una buona precisazione che seppellisce la polemiche. Non voglio tirare per la giacca Montezemolo ma credo abbia fatto chiarezza sulla bontà del governo Berlusconi. E poi il presidente di Confindustria non ha parlato solo della legge Biagi ma anche di altre nostre riforme, quella della scuola, quella sulla successione. E mi fa piacere che lo abbia fatto oggi quando governo e Confindustria sono insieme in Brasile per promuovere il sistema Italia». Proprio sul rilancio dei rapporti commerciali con il Brasile, che dopo qualche anno di stagnazione, sono ripresi, si sono incentrati gli interventi di Claudio Scajola e di Montezemolo al Forum. Il ministro delle attività produttive ha promesso che a giugno «la Banca d'Italia ridurrà dal 15 per cento allo 0 per cento gli accantonamenti chiesti alle banche che investono in questo Paese» e ha garantito che dei 10 milioni di euro previsti per gli investimenti in America Latina «al Brasile spetterà una quota di assoluto rilievo», Montezemolo ha spronato gli imprenditori «ad aprire un nuovo capitolo nei rapporti con il Brasile. Dopo un periodo di affievolimento ora si riprende e bisogna guardare al futuro. Dobbiamo avere fiducia, ottimismo e dobbiamo crederci». E su tutti è calata la benedizione del presidente Luiz Inacio Lula: «Venite, vi aspettiamo a braccia aperte».

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