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«Grandi opere solo con questo governo»

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Lunardi: «Il nostro programma di interventi sarà sicuramente bloccato se vincerà il centrosinistra»

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Basta pochissimo per cadere nel balletto delle cifre che non tornano mai. Tra miliardi di euro, opere cantierate, opere attivate è sempre difficile capire chi dice la verità e chi bugie. Ed è forse per questo che, ogni volta che appare in pubblico, il ministro Pietro Lunardi è quasi sempre obbligato a snocciolare la lunga lista degli interventi realizzati dal Governo. Così, anche davanti alla platea del Meeting di Comunione e Liberazione, il ministro delle Infrastrutture ha dispiegato con soddisfazione numeri e cifre. Parte della soddisfazione era dovuta sicuramente al fatto che sul palco di una sala stracolma di persone (qualcuno è rimasto addirittura fuori), Lunardi era in buona compagnia. Presenti praticamente tutti i big del settore: dall'ad di Ferrovie dello Stato Elio Catania all'ad di Autostrade Vito Gamberale fino al presidente di Anas Vincenzo Pozzi. Senza contare il responsabile infrastrutture di Forza Italia Maurizio Lupi (organizzatore dell'incontro), il presidente di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini e Stefano Parisi amministratore delegato di Fastweb (il tema della tavola rotonda era Infrastrutture e reti). Tutti assolutamente concordi su un punto: questa legislatura, checché ne dica il centrosinistra, ha prodotto molto e i risultati si vedono. Così, quando Lunardi ha iniziato la sua declamazione, l'ha fatto conscio di essere tra amici. «Questa articolata macchina del fare — ha detto riferendosi al governo — ha prodotto già una serie di risultati positivi. Molti non vogliono accettare il bilancio dei primi quattro anni di governo, non vogliono ammettere la validità di questi pochi dati». E via alla girandola dei numeri. Il programma decennale delle Infrastrutture Strategiche prevedeva un volano di risorse pari a 125,8 miliardi di euro. All'inizio il governo disponeva solo del 10 per cento di progetti di questo programma, oggi è stato superato il 70%. Il Cipe ha già approvato interventi per un valore di 57,9 miliardi di euro e garantito risorse per 38,7. Ma soprattutto il governo Berlusconi ha appaltato e cantierato opere per un valore pari a 34 miliardi di euro e altri 65 verranno cantierati e appaltati entro il primo settembre 2006. E a chi continua incessantemente a dire che troppo poco è stato fatto, Lunardi ha anche ricordato che, «dal 1989 al 2002, in 13 anni, i passati governi avevano cantierato e appaltato solo 17,5 miliardi di euro di opere». Fin qui tutto secondo copione se non fosse che il ministro, questa volta, non ha voluto lasciarsi sfuggire l'occasione di lanciare un monito politico. «Ho voluto soffermarmi su questo elenco di opere — ha detto — perché ritengo che questo elenco di interventi sarà sicuramente bloccato se il prossimo Governo non sarà più guidato dalla Cdl».

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