
PALERMO — Oltre mille persone hanno partecipato ieri alla manifestazione in ricordo della strage di Capaci, ...

Il presidente del Senato, Marcello Pera, e i ministri Enrico La Loggia e Pietro Lunardi hanno tolto il drappo che copriva i nomi. Alla cerimonia erano presenti Anna e Maria Falcone, sorelle del giudice, il procuratore aggiunto Alfredo Morvillo, fratello di Francesca e la madre dell'agente Vito Schifani. «Questi monumenti - ha detto Maria Falcone - sono un segno dello Stato e ogni volta che passo da qui prego per Giovanni. È un modo anche questo per ricordare le vittime». La madre del poliziotto Schifani ha affermato di essere stata «lasciata sola dallo Stato». «Le steli sono un omaggio della Repubblica a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani e servono per ricordare a tutti, anche ai più giovani, il sacrificio di questi uomini e darè così il senso del dolore» ha affermato il ministro Pietro Lunardi. «Questa è una Palermo che deve essere ancora aiutata perché la mafia non è stata sconfitta» gli ha fatto eco il ministro degli Affari regionali, Enrico La Loggia, che ha aggiunto: «Rispetto a 12 anni fa è aumentata la sensibilità della società civile, ma occorre ancora andare più avanti». Non sono mancate le critiche. «Cosa c'entravano con il sacrificio di Giovanni Falcone alcuni personaggi, come Marcello Pera e il ministro Lunardi, che hanno fatto passerella a Capaci?» si è chiesto Antonio Di Pietro. Immediata la replica del vicepremier, Gianfranco Fini: «Il governo non poteva essere assente, mentre l'onorevole Di Pietro ha perso una buona occasione per tacere».
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