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ANCORA polemica nella Cdl dopo la decisione della Lega di non sostenere la candidata del centrodestra ...

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Il segretario dell'Udc Follini ha detto che non si può essere alleati a giorni alterni; quanto alla riduzione delle tasse, fortemente voluta da Berlusconi, ha detto che gli interventi dovranno tenere conto di sviluppo, famiglia e Sud. Nella Lega Speroni, braccio destro di Bossi, sostiene di contro che il suo partito sganciandosi per le amministrative non ha «tradito» nessuno. Sulla riduzione delle tasse Francesco Giro, responsabile di Forza Italia per i rapporti con il mondo cattolico, ribadisce a sua volta che la riduzione delle tasse elimina gli sprechi e incide su quello che è un vero incubo per gli italiani. L'affondo di Follini verso il Carroccio è netto: «Non si può essere parte di una coalizione a giorni alterni. Non si possono avere responsabilità di governo e poi pretendere di andare da soli alle amministrative. Non esistono coalizioni - dice Follini - un giorno sì e un giorno no: o esistono sempre o mai». Chiudendo la festa dei giovani dell'Udc, Follini ha commentato anche l'espressione usata da Maroni per bocciare chi vedeva nella scelta del Carroccio un tradimento. «Maroni ha usato l'espressione "tradimento de che?". Ma io vorrei dirgli che questa parola evoca grandi sentimenti molto intensi, sentimenti che verso la Lega non ho avuto prima e non ne ho adesso». Una stoccata anche nei confronti del direttore della Padania (il quotidiano della Lega): «È curioso - ha osservato Follini - che la Lega imposti la propria politica contro "Roma ladrona", ma se c'è da mandare il direttore della Padania a fare il dirigente Rai, "Roma ladrona" non esiste più e diventa una città accogliente». Dopo le critiche alla Lega, le osservazioni sulla riduzione delle tasse. «Credo che sia giusto - dice Follini - dare una scossa all'economia a patto che non fulmini gli equilibri sociali: tutti gli interventi devono stare in un quadrato formato da sviluppo, famiglia e Sud». «Ridurre la pressione fiscale - ha proseguito - è dentro il programma della Cdl e rientra tra gli impegni assunti con gli elettori. Tuttavia, sul modo di raggiungere questo risultato credo che la scelta di Bush, di aiutare i più ricchi perché dalla loro spinta si abbia più sviluppo economico, non sia la strada che abbiamo davanti». Per la Lega, ieri parla Speroni. «Gli accordi sono molto chiari. Noi aderiamo al Patto per le decisioni del governo e le regionali. A livello amministrativo, invece, abbiamo quasi sempre agito in piena autonomia. Quindi - afferma - non abbiamo tradito niente e nessuno». Quindi nega che la Lega stia facendo prove d'uscita dal governo: «Non abbiamo nessuna intenzione di mollare. Salvo eventi straordinari, ce ne andremo solo se non dovesse passare il federalismo». Infine, la replica dell'on. Giro a Follini sulle tasse. «La riduzione delle tasse a due sole aliquote del 23 e 33% è un fulmine contro l'economia degli sprechi e dei privilegi e a ben poco serve appellarsi alle famiglie italiane e al sud d'Italia se poi ci si tira indietro di fronte al grande progetto di Berlusconi di combattere l'oppressione fiscale, il vero incubo degli italiani».

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