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BARI, Cuneo, Latina, Firenze e Torino: sono questi i cinque principali nodi che la Cdl dovrà sciogliere ...

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Gli sherpa della Cdl (Valducci di Forza Italia, Mauro Cutrufo dell'Udc e Italo Bocchino di An) hanno tenuto quindici riunioni di due ore ciascuna dedicate alle candidature di ciascuna regione, insieme ai coordinatori regionali dei rispettivi partiti: restano da affrontare solo le candidature delle Marche, e l'appuntamento è stato fissato a martedì prossimo. La regione più complicata è risultata alla fine essere il Piemonte, soprattutto in provincia di Cuneo. Qui avevano avanzato la propria candidatura due big, vale a dire l'ex ministro Raffaele Costa di Forza Italia, e il sottosegretario Udc all'agricoltura Teresio Delfino. I centristi che devono ancora scegliere il candidato a Torino, hanno comunque chiesto come compensazione la candidatura in un'amministrazione vincente, in particolare a Latina, dove il presidente della provincia uscente Paride Martella è sì Udc ma non può ricandidarsi avendo già fatto due mandati. Altra querelle Piemontese è la provincia di Novara, dove c'è un presidente uscente di Forza Italia, Maurizio Pagani, ma dove An vuole piazzare un proprio uomo, Roberto Boniperti, il vice dello stesso Pagani. Altra bega riguarda il comune di Firenze ma questa volta non per un eccesso di candidati, bensì per una penuria.

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