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I familiari delle vittime contro la scarcerazione

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Lo annuncia Bruno Berardi, presidente dell'Associazione vittime del terrorismo «Domus Civitas» di Roma e figlio del maresciallo Rosario Berardi, assassinato dalle Brigate rosse a Torino il 10 marzo del 1978. «Visto che gli amici di Sofri vanno avanti allora vado avanti pure io», spiega Berardi, che è anche responsabile del dipartimento Difesa e sicurezza della Fiamma, che contro la grazia all'ex leader di Lotta Continua ha ultimamente organizzato diverse iniziative. «Si tratta - dice - di una battaglia di civiltà perché non si sia più costretti a vedere più uno Stato che da una parte va ai funerali di Stato delle vittime del terrorismo e, un minuto dopo, acconsente alla liberazione dei terroristi dal carcere». Questa raccolta di firme «non è una mia iniziativa ma la chiede la gente che è indignata», precisa Berardi che si aspetta «un grande seguito della popolazione italiana». Tuttavia, è pessimista: «Mi sa che alla fine il Parlamento voterà la legge Boato. In quel caso, ne chiederemo l'abrogazione».

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