Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

NAPOLI, solito rito di marca pacifista: ieri al termine della manifestazione si è svolto un sit-in durante ...

default_image

  • a
  • a
  • a

La Confederazione degli studenti si è dissociata osservando che l'accaduto va contro il vero pacifismo. Secondo una schema ormai collaudato, ieri a Napoli, la sfilata è stata aperta da nn lungo striscione (c'era scritto: «Un altro mondo è possibile») sorretto dai bambini di alcune scuole materne ed elementari. A questo proposito non è stato chiarito se i bambini erano figli di manifestanti o se magari erano stati affidati dalle famiglie agli insegnanti. Dagli striscioni si desume l'elenco dei «pacifisti» partenopei: Coordinamento lotta per il lavoro, Movimento disoccupati autorganizzati Acerra, Movimento disoccupati autorganizzati il lotta per il lavoro o per il salario garantito di Acerra, Movimento di lotta Lsu, Principio, dignità e lavoro, Unione disoccupati napoletani. Poi: Disobbedienti della Campania, Cgil con le sue varie strutture di categoria e di territorio, Cobas, Donne in Nero, studenti dell'Uds e dei collettivi universitari, Emergency. Due sposi che stavano facendosi fare le fotografie ne hanno voluto anche una con lo striscione. Dura la Confederazione degli Studenti. «Siamo stanchi di dover prendere le distanze dai soliti noti. Esiste una sparuta minoranza di estremisti che approfittano di ogni occasione per mettere in difficoltà il movimento pacifista».

Dai blog