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A Palermo gli studenti dicono no ai filoisraeliani

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Lo scenario: uno dei più grandi Istituti tecnici industriali d'Italia, Alessandro Volta di Palermo. I protagonisti: Roberto Tripodo, preside della scuola, e un centinaio di suoi allievi aderenti al Collettivo autonomo studentesco. Motivo dello scontro, la mancata par condicio in un dibattito sulla pace e sul conflitto tra palestinesi e israeliani. In altri termini, il preside ha rifiutato la concessione dell'aula magna, teatro del dibattito, in quanto aveva chiesto agli organizzatori di far partecipare anche esponenti israeliani e non solo palestinesi. Cosa respinta dagli studenti, provocando il «no» del preside. Così un centinaio di allievi appartenenti a tre classi sulle 95 esistenti nell'istituto che ospita un totale di 2.100 alunni, hanno deciso ieri di svolgere l'assemblea sul marciapiede antistante l'edificio scolastico. «Condanniamo l'atteggiamento del preside - ha detto Alessio Marzaino del Collettivo autonomo studentesco - che non ci ha concesso l'uso dell'aula magna e degli spazi interni». Ovviamente, le cose non sono andate in questo modo per Tripodi: «I decreti delegati prevedono che sia il Consiglio d'istituto a stabilire chi sono gli esterni che possono entrare a scuola». Ga. Min.

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