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Tredici azzurri a caccia di gloria

La gara chiude la manifestazione

Enrico Tonali
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Chiusura storica oggi a Piazza di Siena delle grandi gare internazionali con il Rolex Gran Premio Roma (12'15, categoria a due manche, ostacoli a 1,60/1,65, 400 mila euro, 50 concorrenti). Una fila di successi aperti nel 1926 – si gareggiò nello scomparso ippodromo di trotto Villa Glori con il nome di Coppa Mussolini – dal cavaliere polacco Adam Krolikiewicz in sella a Picador e chiusi l'anno scorso dall'azzurro Lorenzo De Luca insieme a Halifax Van Het Kluizebos, che siglò il Roma dopo quello 1994 di Arnaldo Bologni e May Day. Recordman del Premio è Piero D'Inzeo, capace di siglare la competizione 7 volte con 6 cavalli diversi tra il 1958 e il 1976, mentre il sauro francese Flambeau C montato da Frédéric Cottier riuscì a vincere 3 volte (1980, 1982, 1984). I transalpini d'altronde minacciano, con 20 vittorie, il primato italiano dei 23 successi. Al via un numero chiuso di concorrenti, 50, tra prequalificati e qualificati in questa Piazza di Siena, con gli ultimi 11 che hanno staccato ieri pomeriggio la presenza nel «piccolo gran premio». 13 gli azzurri in campo, compresi 3 – Lorenzo De Luca, Luca Marziani, Riccardo Pisani ha fallito la qualifica la Vizzini – del quartetto ieri quinto in Coppa delle Nazioni. Gli altri saranno Paolo Paini, Michael Cristofoletti, Emilio Bicocchi, Gianni Govoni, Giulia Martinengo, Alberto Zorzi (secondo nel 2017), Flippo Moyersoen, Massimo Grossato, Emanuele Gaudiano, Filippo Codecasa.

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