
Garlasco, la sentenza di Selvaggia Lucarelli: "Non c'è una pista seria"

Il caso Garlasco è riaperto. La procura di Pavia indaga Andrea Sempio, amico del fratello della vittima Chiara Poggi per omicidio in concorso, mentre Alberto Stasi è in carcere con una sentenza definitiva. Quanto c'è di concreto nelle ipotesi dei pm? Nel parla Selvaggia Lucarelli ospite sabato 7 giugno di Luca Sommi ad Accordi & Disaccordi, il programma sul Nove. La firma del Fatto ha scritto che "in confronto a quello che sta accadendo ora il circo mediatico intorno a Rosa e Olindo (i coniugi Romano, condannati per la strage di Erba, ndr) è diventato un esercizio di sobrietà". Nello studio tv Lucarelli punta il dito contro la "disinformazione", a suo dire, di stampa e tv sul caso.
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La giornalista critica i titoli "sull'impronta insanguinata di Sempio trovata sul muro, ma quella non era un'impronta insanguinata, era colorata a causa del reagente utilizzato per evidenziare l'impronta". Tuttavia "per giorni abbiamo letto che c'era un'impronta insanguinata di Sempio che sarebbe stata la firma del delitto, parliamoci chiaramente, ma in realtà era solo un'impronta, punto". Lucarelli bolla come inconsistenti anche le piste che ruotano intorno al Santuario della Bozzola. Gli "scenari alternativi che si stanno accumulando e stiamo leggendo tutti i giorni indicano dal mio punto di vista una sola cosa, che non c'è una pista seria - conclude - perché se ce ne fosse una non se ne starebbero raccontando altre cento, quindi vuol dire che questo è fumo negli occhi".
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