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Quarta Repubblica, Cruciani "ammutolito" da Porro: "Mattarella e il tiro alla polizia

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In Italia "sono diventati tutti questori ed esperti di ordine pubblico". A Un tavolo per due, il confronto tra Nicola Porro e Giuseppe Cruciani nel programma di Rete 4 Quarta Repubblica, il conduttore de La Zanzara commenta così le polemiche sugli scontri tra manifestanti e polizia ai cortei di Pisa e Firenze in favore della Palestina. "Noi siamo per tutte le manifestazioni, ti ricordi quando Marco Pannella si fumava i cannoni? Era una cosa illegale", premette Porro. Per Cruciani  "anche se uno dice Viva le Brigate Rosse per me va bene, io sono per la libertà di espressione più estrema".

 

Tuttavia, sui fatti di Pisa è bene chiarire un punto: "Io sono certamente dalla parte della polizia", spiega Cruciani, è chiaro che ci può "essere qualcuno tra i poliziotti che si comporta male", ma "in questi giorni abbiamo assistito, purtroppo anche da parte di moltissimi esponenti politici, a un tiro al poliziotto e alla polizia". Insomma, "sono diventati tutti esperti di ordine pubblico e tutti questori, l'opposizione, i sindacati...". La domanda vera, dice il giornalista, è se è "lecito cercare di sfondare un cordone della polizia che agisce per la sicurezza di tutti noi". 

 

Il conduttore Nicola Porro a quel punto cita le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aveva ammonito sull'uso dei manganelli. Cruciani si mette le mani davanti la bocca, gesto che sorprende non poco Porro. "Mi ammutolisco, non parlo", afferma il conduttore de La Zanzara che poi chiarisce: "Mattarella fa dei moniti, ma detto con tutto il rispetto, la libertà di espressione e di parola in Italia è tutelata, tutelatissima". 

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