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Dritto e rovescio, Vincenzo De Luca contro il Pd: sono anime morte

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Vincenzo De Luca disintegra il Pd. Il governatore della Campania lo fa durante la puntata di Dritto e rovescio in onda il 29 ottobre su Rete4. Se la prende principalmente con la classe dirigente del partito che non è in grado di stilare un reale programma di governo. «Siamo avviati sulla strada giusta verso il suicidio politico. Bisogna aprire un dibattito politico serio, darsi un linguaggio non auto referenziale. Questi parlano una lingua morta, sono anime morte, dirigenti che non rappresentano nulla, non li conoscono, non sono in grado di conquistare il voto della madre. Un partito con questo gruppo dirigente non va lontano». Lo ha detto Vincenzo De Luca a Dritto e Rovescio, su Rete4, parlando del Pd. «Se vuoi governare devi riempire i vuoti del programma del Pd: sulla sicurezza non diciamo una parola, sulla giustizia serve una riforma non il balbettio che ripetiamo, sulle imprese, sul Sud. Un partito che si candida a governare l’Italia deve darsi un programma in grado di parlare alla maggioranza degli italiani», ha spiegato il governatore della Campania.

 

 

 

 

Ma l'attacco al Partito Democratico non è finito qui. De Luca smaschera anche la mancanza di merito in casa dem. Quelli utilizzati nel libro «sono epiteti pienamente appropriati nel Pd che ha un metodo di selezione in negativo: più perdi più vai avanti. Non si valorizza il merito ma le correnti, le consorterie e le tribù. Uno come me che ha assunto da sempre un principio irrinunciabile per l’attività politica è scomodo, e cioè la verità viene prima delle bandiere di partito».

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