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Israele, l'ex capo dello Shin Bet Perry: "Perché la nostra Intelligence ha fallito"

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La reazione di Israele sarà violentissima, anche se a Gaza ci sono molti civili presi prigionieri. "Elimineremo Hamas con o senza i nostri ostaggi. Lo stato di Israele non può più permettersi di avere certi vicini", ha detto Jacob Perry, ex direttore dello Shin Bet (Agenzia di sicurezza interna israeliana) in onda lunedì 9 ottobre a "Quarta Repubblica", su Rete. Intervistato da Nicola Porro l’ex capo degli 007 sèiega che l'attacco di Hamas è "stato un vero shock. Una sorpresa vera e propria. Lo Shin Bet, il Mossad, l’intelligence dell’esercito, nessuno aveva idea di che cosa sarebbe successo. Ovvero, centinaia di terroristi che penetrano dalla Striscia di Gaza in Israele, buttano giù barriere, entrano negli insediamenti e uccidono quasi 1.000 israeliani. Ne hanno feriti 2.500, forse anche di più".

 

Un attacco massiccio e inaspettato, che ha trovato impreparate le difese dello Stato ebraico: "Dobbiamo ammettere che siamo stati colti di sorpresa e non penso che dipenda dalle capacità di Hamas. È piuttosto un vero fallimento dell’intelligence israeliana e questo sarà sicuramente oggetto di indagine quando la guerra sarà finita". C’è stato un periodo in cui abbiamo pensato che Hamas potesse essere quasi un partner, un partener per la pace o quantomeno rispettoso. Ma dopo questo attacco, non abbiamo più dubbi, elimineremo la striscia di Gaza, niente acqua, niente elettricità, niente fino a quando questa organizzazione sarà sconfitta".  Nicola Porro torna a chiedere all’intervistato: "Anche al costo di perdere qualche ostaggio?" e Perry risponde. "Sì e mi dispiace dirlo ma dovremo attaccare Hamas e senza pietà, non possiamo più permetterci un vicino simile, una simile organizzazione terroristica, sono dei nemici e non vogliamo vivere vicino a dei nemici".

 

L'ex capo dell’intelligence - già ministro e parlamentare di centro - spiega di non aver parlato con il primo ministro Benjamin Netanyahu ma si dice certo che la volontà sua e del governo è "eliminare Hamas e scrivere la parola fine nella storia di questa organizzazione terroristica". Sulle dichiarazioni dell’Egitto, che avrebbe avvisato il premier Netanyahu dieci giorni prima dell’attacco, Perry replica: "Il Governo israeliano ha detto che non è vero. Non hanno mai parlato con gli egiziani: è una bugia. Il Primo Ministro ha detto che non è così, quindi è una bugia". Quanto a possibili spie israeliane infiltrate a Gaza, infiltrati, Perry risponde: "No, in realtà abbiamo una rete impressionante di spie dello Shin Bet e in passato hanno sempre avuto successo. Questa volta abbiamo fallito e dobbiamo ammetterlo". L’ex direttore ammette anche falle nell’esercito: "non c’erano abbastanza truppe regolari nell’area e così i terroristi, circa 200, hanno potuto fare quello che volevano, hanno massacrato innocenti, uomini, donne, bambini, famiglie intere. È stato terribile, veramente terribile". 

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