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Salvini, il siparietto con Del Debbio e le parole su Caivano: "Se sbagli, paghi"

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"Benvenuto al vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini": così Paolo Del Debbio ha accolto Matteo Salvini, in collegamento con lo studio di Dritto e Rovescio. "Paolo, posso dirti che è un onore essere il primo a salutare il tuo splendido pubblico in studio e a casa?", ha ribattuto il ministro. Poi Salvini ha suscitato l'ilarità dei telespettatori, concedendosi un siparietto divertente: "Con un Del Debbio che, dopo la pausa estiva, trovo in forma straordinaria. Complimenti e spiegami come hai fatto", ha detto. "Le vacanze fanno bene", ha risposto il conduttore. Quindi il vicepremier è intervenuto sugli ultimi fatti di politica e di attualità. 

 

 

L’obiettivo per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto di Messina è aprire i cantieri nell’estate del 2024. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a Dritto e Rovescio, su Rete 4. "Se ne chiacchiera a livello di politica da 50 anni. Ne hanno diritto i siciliani, ne hanno diritto i calabresi e soprattutto creerà 100 mila posti di lavoro", ha ricordato. "Il Ponte sarà la più grande battaglia contro mafia, camorra e ’ndrangheta da 50 anni a questa parte. I giovani siciliani e calabresi si meritano le opportunità di tutti i giovani italiani", ha continuato. Sui decreti approvati oggi dopo il Consiglio dei ministri, Salvini ha affermato: "Quello che abbiamo approvato era assolutamente necessario, perché se non ci arrivano le famiglie e la scuola deve arrivarci lo Stato. Un quindicenne al tempo d’oggi non è il quindicenne dei nostri tempi. Se va in giro armato di pistola, spara a qualcuno, fa rapine oppure spaccia, deve essere punito come tutti gli altri. Non ci possono essere scusanti, non ci può essere la carezza". "Serve l’educazione, la famiglia, l’educazione civica, sarebbe magari utile introdurre una forma di servizio civile, militare, universale. Senza essere punitivi, però se a 15 anni spacci o aggredisci ne paghi le conseguenze", ha spiegato. 

 

 

Quindi il dibattito ha virato verso gli episodi di stupro di gruppo che si sono recentemente verificati in Italia. "In diversi Paesi esiste il blocco androgenico, una pastiglia che inibisce certi desideri che arrivano a essere criminali. È giusto che il carcere abbia una funzione rieducativa e che chi sbaglia paga", però "se uno mette una mano addosso a una bambina di dieci anni, oltre a essere un criminale, è anche un malato. E i malati si curano. Se stupri una donna, con la pillolina ti impedisco di farlo per il resto dei tuoi giorni. È un crimine e una forma di patologia", ha concluso Matteo Salvini. 

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