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Di Cesare gela tutti: "Basta russofobia", Parsi sbotta: duello da Formigli

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La guerra e il supporto incondizionato dell'Occidente all'Ucraina continua a provocare un aspro dibattito. Nel corso della puntata di giovedì 1 giugno di PiazzaPulita, su La7,  Donatella Di Cesare e Vittorio Emanuele Parsi sono stati protagonisti di un acceso botta e risposta sulla "russofobia" che, a detta della professoressa, .non è più accettabile. "Sono stanca di questa russofobia di cui non si parla. Nell'Europa che mi sono sempre immaginata, la Russia ha fatto parte. È parte integrante della civiltà occidentale e della cultura europea, noi abbiamo bisogno di partiti che in Europa si facciano carico di un processo di pace", ha detto la docente di filosofia. 

 

Netto il rifiuto della tesi da parte di Parsi, politologo e docente di Relazioni Internazionali all'Università Cattolica. "Ma quando Hitler invase la Polonia c'era la germanofobia?", chiede provocatoriamente, e continua: "Bisogna uscire dai nostri schemi immaginativi, il ragionamento deve tenere conto della realtà" dell'invasione russa dell'Ucraina. Di Cesare  non molla il punto: "Lo ha detto anche Bergoglio. Stiamo aiutando l'Ucraina a difendersi o stiamo dicendo che Putin minaccia Lisbona e l'Europa?". E ancora: "L'Europa è nata dopo i crimini del '900 e per favorire la pace. In questa Europa non mi riconosco più". Parsi, dal canto suo, respinge le argomentazioni della docente di filosofia: "Lei parla come se non ci fosse la guerra".

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