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Berlusconi, Tajani svela la data del grande ritorno: il decorso procede bene

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Luigi Berlusconi, il più giovane dei cinque figli del presidente di Forza Italia, è arrivato in mattinata all’ospedale San Raffaele di Milano, dove l’ex premier è ricoverato da una settimana in terapia intensiva. L’ultimogenito di Silvio Berlusconi è entrato in auto dall’ingresso carrabile di via Olgettina 60, senza rilasciare dichiarazioni. Per l’ex premier si tratta della prima visita di giornata. In assenza di bollettini medici, le persone a lui vicine aggiornano sulle condizioni. "Il decorso procede bene, i medici sono soddisfatti di come reagisce alle cure, è un fatto positivo che le cose vadano migliorando", spiega il vicepremier Antonio Tajani, lasciando la terrazza del Pincio dopo la cerimonia per i 171 anni della polizia di stato. "Il 5 e 6 maggio ci sarà un grande evento di Forza Italia a Milano e ci auguriamo di averlo sul palco - afferma l'esponete di Forza Italia - Stamattina, nel corso di una riunione del Ppe, c’è stato un affettuoso saluto del presidente Weber: gli ha fatto gli auguri di pronta guarigione, a nome di tutto il Ppe, cosa che gli ho fatto immediatamente sapere".

Berlusconi è da sette giorni al San Raffaele e dopo una settimana uno dei suoi "fedelissimi" è costretto a ripartire. Marco Macrì, 31 anni, oltre la metà dei quali trascorsi nel mito del leader di Forza Italia, questa mattina si è presentato all’ospedale milanese con i bagagli. Era arrivato venerdì scorso, di prima mattina, dopo un viaggio di dieci ore in treno da Alliste, in provincia di Lecce. Non aveva dove dormire, ma portava con sé il cartello con la scritta "Il Salento è con te" e soprattutto la determinazione: "Non me ne andrò fino a quando non uscirà". Da allora Macrì, impiegato nella segreteria dell’istituto Poggiali-Spizzichino nel quartiere della Garbatella, a Roma, non è mancato un giorno al San Raffaele: anche a Pasqua è rimasto fisso davanti all’ospedale, dalla mattina alla sera, a fare il tifo per la ripresa di Berlusconi.

Ieri sarebbe dovuto rientrare al lavoro dopo le vacanze di Pasqua e per restare a Milano ha usufruito di un permesso straordinario. Oggi ne ha usato un altro, ma dalla segreteria del personale della scuola è arrivata la comunicazione: "Non posso prendere più di due permessi di fila", racconta, senza nascondere l’amarezza. "Io chiaramente voglio restare qui", ma "nella mia vita ci sono tre cose: Silvio Berlusconi, le donne e il posto fisso, che - per citare Checco Zalone - è sacro e non si tocca. Sto battagliando per averlo da una vita, ed essendo ancora a tempo determinato, non posso rischiare, chiedendo ulteriori permessi". 

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