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Tagadà, l'analista Nona Mikhelidze boccia il piano di pace: nessuna speranza

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Piano di pace in Ucraina ancora nell'occhio del ciclone. Le condizioni poste nel documento sono assai difficili da accettare dalle parti in causa. Al punto 1, infatti, c'è il riconoscimento della sovranità e dell'integrità territoriale. A questo punto, però, bisogna chiarire se ciò si traduce anche nell'annessione dei territori occupati in Ucraina dalle truppe del Cremlino. Se n'è parlato durante la puntata di Tagadà del 21 marzo con l'analista Nona Mikhelidze.

 

 

          

 

"Ho sentito il ministro degli Esteri russo dire che l'unica condizione per aprire il negoziato di pace è riconoscere i territori che hanno già occupato in Ucraina - ha detto in studio Nona Mikhelidze - Siamo sempre là. Quanto al piano di pace della Cina, se venisse implementato anche solo il primo punto che parla di sovranità e integrità territoriale, perché davanti al diritto internazionale siamo tutti uguali, finirebbe il conflitto. Quindi quel piano di pace non è neanche nell'interesse della Russia. Per questo da quel punto di vista non ho nessuna speranza. Così la guerra durerà ancora molto a lungo. Dopo questa offensiva le cose cambieranno anche dal punto di vista negoziale. Vediamo quanti territori l'Ucraina riuscirà a riprendersi. Così ne resteranno sempre meno da negoziare con la Russia perché il Cremlino non ha dato nessun segnale di ritiro".  

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