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Rampelli a In Onda: "Spacciano i bimbi per figli". E scoppia la bufera

Domenico Alcamo
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La sinistra che ancora non ha compiutamente chiarito la posizione sull’utero in affitto si scaglia contro le parole di Fabio Rampelli. Il vicepresidente della Camera, ed esponente di Fratelli d’Italia, partecipando a «In Onda», a commento delle istanze della piazza di sabato aveva affermato: «Non c’è alcuna discriminazione nei confronti dei bambini: noi ci preoccupiamo innanzitutto dei bambini. Ci preoccupiamo delle donne che vengono sfruttate». E ancora: «Se poi due persone dello stesso sesso chiedono l’iscrizione all’anagrafe di un bambino che "spacciano" per proprio figlio significa che questa maternità viene fatta fuori dai confini nazionali».

Ne esce una baraonda: «La lista degli statisti di Fratelli d’Italia si allunga ogni giorno di più», punge Carlo Calenda. «Nelle parole di Rampelli solo cattiveria. Nessun rispetto per gli altri, per chi la pensa diversamente da lui, per chi vive una realtà che c’è, per quanto a Rampelli possa non piacere», commenta Simona Malpezzi, capogruppo dei senatori Pd. Ancora tra le file Dem, Pina Picierno attacca: «Una violenza atroce, non soltanto nei confronti dei genitori che scelgono di accogliere con amore dei figli, ma soprattutto nei confronti dei bambini che nemmeno possono difendersi».

Nicola Fratoianni definisce le parole del vicepresidente della Camera «sgradevoli, sbagliate e violente». E aggiunge: «Si possono avere idee diverse bisogna confrontarsi su temi così complessi e delicati, ma servirebbe innanzitutto rispetto e cura nell'uso delle parole». Sul punto, a «Mezz’ora in più» viene interpellata anche Eugenia Roccella, ministro della famiglia: «Spacciare evoca altre cose, magari il termine non è corretto, ma la verità è quella che ha detto Rampelli». 

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