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Otto e mezzo, Montanari choc: “Destra responsabile della tragedia di Cutro”

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Tomaso Montanari, storico dell'arte e rettore dell'Università per stranieri di Siena, è stato ospite della puntata del 10 marzo di Otto e mezzo, il talk show pre-serale di Lilli Gruber su La7. “Ci sono state accuse un po’ forti a Giorgia Meloni, dire ‘Strage di Stato’ è un termine oggettivamente troppo forte” introduce così il discorso migranti e la tragedia di Cutro la padrona di casa, prima di dare la parola a Montanari, che non concorda: “No, francamente non mi pare troppo forte. Questa destra è arrivata al potere costruendo il consenso come fanno gli imprenditori della paura, creando un nemico, creando il nemico nero africano. Meloni, e Matteo Salvini più di lei, ha parlato più volte della teoria della sostituzione di un popolo, con i bianchi cristiani sostituiti dai neri musulmani. Sono cose che il loro amico Viktor Orban ha detto ovunque. Chi costruisce odio e chi su questo odio costruisce il potere è oggettivamente responsabile di quello che succede. Non c’è nessuna volontà di farli arrivare in Italia, più se ne fermano e meglio è”. 

 


“Il disprezzo umano - attacca Montanari - trapelato da questa terrificante cosa di Cutro, una photo opportunity del governo che non è neanche andato davanti alle bare e non ha incontrato i familiari, considerando questi morti delle non-persone, ha reso evidente questo. C’è da vergognarsi. Soccorrere i migranti è la normalità”. Gruber fa notare che il governo vuole fermare le partenze, trovando pure il consenso dell’Europa. Ma Montanari non si ferma nell’invettiva: “Queste persone sono persone come noi che hanno avuto la sfortuna di nascere un po’ più neri e un po’ più a Sud. Tutti noi partiremmo al loro posto, per ragioni su cui l’Occidente ha grandi responsabilità. L’Italia ha pure bisogno di milioni di migranti, guardando la vicenda cinicamente. Dovremmo andarli a prendere noi in modo sicuro, questi flussi fanno parte di una realtà che non si può fermare e non si può cancellare”.

 

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