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Otto e mezzo, siluro di Giannini a Schlein: “Incompetente”. Già la mollano?

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“Riuscirà Elly Schlein a costruire un Pd di centro-sinistra o è troppo di sinistra per farlo e perderà un pezzetto di partito?”. La domanda di Lilli Gruber è rivolta a Massimo Giannini, direttore de La Stampa, nel corso della puntata del 3 marzo di Otto e mezzo, il talk show di La7. Il giornalista analizza la situazione in seno ai dem: “Ci mancherebbe altro che non ci sia un apparente accordo con Stefano Bonaccini, se oggi cominciavano a litigare e a rompere subito sarebbe stato un segnale devastante, non me l’aspettavo. Bisogna dargli tempo. Io ritengo che Schlein abbia due caratteristiche che la rendono nuova e interessante sotto il profilo politico-elettorale, è donna e giovane. Questo se pensiamo dalla vittoria di Giorgia Meloni in poi qualche cosa ci dice sul Paese e anche sulla sinistra italiana, sempre la più restia a far sfondare il tetto di cristallo. Detto questo adesso di che cosa ha bisogno Schlein? Le manca un po’ di competenza, anzi direi abbastanza gliene manca. Lei è ferrata nelle sue materie su diritti civili e ambiente, ma su economia, le riforme politiche e la componente istituzionale è tutta da costruire”.

 

 

“Schlein - dice ancora Giannini - deve essere umile e dotarsi di un apparato che le consenta di accrescere il suo livello di competenze, e deve essere intelligente, perché deve fare un’operazione inclusiva, non deve chiudere il Pd nello spazio ridotto della sinistra-sinistra. Serve molto tempo, però se riconquista i voti persi a sinistra fa già una grande operazione. Mi ha confortato - chiosa il giornalista - sentirla dire che devono ripartire da lavoro, disuguaglianze, povertà, tutte cose che il Pd ha dimenticato. Se le riprende fa già un’operazione importante, ci saranno quattro anni, purtroppo per la sinistra, di tempo per ricostruire un Pd competitivo. Avoglia a riprendere un po’ di voto moderato”.

 

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