Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'Aria che Tira, l'affondo di Ovadia: “Zelensky grosso problema”

Luca De Lellis
  • a
  • a
  • a

Siamo in una fase di stallo di una guerra che somiglia sempre più a un tira e molla interminabile tra Joe Biden e Vladimir Putin, nel quale Volodymyr Zelensky si ritrova a ricoprire il ruolo di intermediario capriccioso che chiede agli americani (e quindi a tutti i paesi della Nato) una protezione sempre maggiore per difendere a oltranza il territorio ucraino. Questa è un po’ la visione dell’attore e regista Moni Ovadia, che durante la puntata di l’Aria che Tira in onda su La7 martedì 21 febbraio ha criticato l’atteggiamento del presidente dell’Ucraina: “Il comportamento di Zelensky è un grosso problema. Comunque non sarò uno specialista, ma mi sembra che questa sia ormai una guerra della Nato, e quindi principalmente degli Stati Uniti”.

 

 

L’ospite della conduttrice Myrta Merlino ha poi elogiato il pensiero di Silvio Berlusconi in merito alla sua presa di distanza dal leader ucraino, definendolo “equilibrato”. Anche perché, afferma l’italiano di origini bulgare, “non tutti quelli che la pensano diversamente possono essere definiti putiniani”. Dunque “per la prima volta non mi sento di contestare le parole del capo di Forza Italia”. Anche perché, sostiene Ovadia dando ragione a Maurizio Gasparri presente in studio, “che esiste a fare l’Europa se Biden la bypassa ogni volta”. E poi proseguire sulla via degli aiuti militari significare andare incontro “a un eccidio spaventoso”, un “bagno di sangue”.

 

 

L’analisi di Moni Ovadia si conclude con un discorso su Putin, accusato di non sentire nessuno riguardo a una possibile soluzione diplomatica. “Mi risulta che Michail Gorbaciov disse che due presidenti americani avevano disatteso la promessa di non estendere il territorio della Nato, due bugiardi che al confronto Pinocchio non è nulla”. A quel punto è partita una faida con l’ex inviato Rai Antonio Caprarica, convinto dell’infondatezza della ricostruzione degli eventi dell’attore. “Due presidenti non possono aver deciso per nome e per conto di una pluralità di paesi che scelgono di far parte di un’alleanza alla quale si aderisce liberamente. Nessuno è stato costretto a entrarci”. “Lei ne è davvero sicuro?”, la replica di Ovadia che spegne gli animi della discussione.

 

Dai blog