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Otto e mezzo, Scanzi polverizza il Pd sul caso Cospito: "Cosa hanno sbagliato"

Giada Oricchio
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Caso Cospito al 41 bis: quale errore ha commesso il Partito Democratico? Lo spiega Andrea Scanzi a “OttoeMezzo”, il talk di LA7, lunedì 6 febbraio. La puntata - dal titolo eloquente “Meloni all’attacco, opposizione schiantata?” - prova a far chiarezza sulle polemiche dell’ultima settimana in merito al nodo di Alfredo Cospito, il terrorista anarco-insurrezionalista in sciopero della fame da ottobre contro il 41 bis, agli atti “sensibili” rivelati dall’esponente di FdI Andrea Delmastro al collega Giovanni Donzelli che li ha usati per screditare il Pd in Parlamento e alla dura presa di posizione (apprezzata dagli italiani secondo i sondaggi) della premier Giorgia Meloni: “Lo Stato non tratta con chi lo minaccia”.

Gruber ha chiesto ai suoi ospiti: “L’opposizione ha giocato male le sue carte? O le ha giocate bene Giorgia Meloni? Erano temi importanti?”. Per Scanzi, gli italiani non li reputa gravi sebbene lo siano.

Il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” si è lanciato in una serie di considerazioni, ma Gruber lo ha interrotto: “Il dato di fatto però è che Meloni ne esce più forte e l’opposizione a pezzi”, “Non so se è più forte, di sicuro non perde voti. Sicuramente la propaganda di destra è stata furba a spostare l’attenzione” ha replicato l’opinionista prima di prendere a martellate il Pd: “L’elemento debole, guarda un po’, è il Partito democratico. Non ha sbagliato a far visita a Cospito per motivi umanitari, ha sbagliato nella comunicazione. Non lo ha detto e così ha permesso a Donzelli di tirare fuori la notizia. Poi visto che c’erano i quattro dem hanno incontrato anche i mafiosi perché gliel’ha detto Cospito. Ma ne escono con le ossa rotte soprattutto per un altro motivo”. Quale? “Il Pd tanto per cambiare si mostra ambiguo nelle vicende dirimenti - ha graffiato Scanzi -. Voi lo avete capito se su Cospito vuole confermare il 41 bis o no? Se ascolto la Serracchiani sì, se sento Orlando no”. Il giornalista non ha fatto il minimo sconto all’opposizione: c’è stata una stortura istituzionale di FdI, ma se dall’altra parte inciampano e balbettano, la destra, più abile nelle dichiarazioni, riesce a ribaltare il tavolo.

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