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L'aria che tira, Feltri su Cospito: il 41 bis è incostituzionale. Scintille con Gasparri

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Il caso di Alfredo Cospito agita la politica e non solo. L'anarchico trasferito nel carcere di Opera nel regime del 41 bis è in sciopero della fame e si scatena il dibattito se la misura detentiva pensata per i boss mafiosi debba essere applicata all'abruzzese, condannato per gravi attentati. Nel corso della puntata di martedì 31 gennaio de L'aria che tira vanno in onda alcuni passaggi dell'intervento del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Ospite di Myrta Merlino, il direttore editoriale di Libero Vittorio Feltri commenta che "il 41 bis è una forma raffinata di tortura e a me le torture non piacciono, specialmente se avvengono in un luogo come le carceri dove il detenuto non può certo difendersi". 

 

Il punto di vista del giornalista è chiaro: privare della libertà un detenuto è un corto, le altre misure come l'isolamento invece "rendono la vita impossibile a chi sta in galera". Feltri ricorda che non fa certo il tifo per l'anarchico Cospito, "però mi domando anche per quale motivo lo abbiano mandato a Opera dove sarà assistito dal punto di vista medico, ma non è ammalato: semplicemente non mangia. Quindi non capisco che cosa possono fare i medici di Opera se lui decide di non nutrirsi - argomenta il giornalista - Su una cosa  sono d'accordo con Gherardo Colombo: il 41 bis secondo me non è costituzionale quindi andrebbe rivista la normativa". 

 

Interviene allora il senatore Maurizio Gasparri, che dissente su quest'ultima affermazione "La Corte costituzionale non la pensa così". "A me non me ne frega niente, io la penso così", chiude il discorso Feltri che ricorda a tutti: "La Corte costituzionale non è Dio, può sbagliare". 

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