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Otto e mezzo, come se la ride Travaglio: "Il primo sciopero non si scorda mai..."

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"Il primo sciopero non si scorda mai". Marco Travaglio come di consueto è ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, e non nasconde una certa soddisfazione per come sta finendo per il governo di Giorgia Meloni la partita dello sciopero dei benzinai. I sindacati sono stati convocati dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso per un ultimo tentativo di mediazione ma, nonostante le sigle siano divise sulla durata della mobilitazione, la serrata è partita alle 19 di oggi, martedì 24 gennaio. 

 

Il direttore del Fatto quotidiano ricorda che questo è il "primo sciopero che subisce questo governo, e lo subisce per un fattore che non dipende" dall'esecutivo, ossia l'aumento del prezzo del carburante che dipenda dalla guerra e dalle sanzioni alla Russia. Questo, a detta di Travaglio, dimostra che il governo "ha la capacitò di farsi male da solo, di farsi opposizione da solo. L'obbligo per i benzinai di mettere il cartello con il prezzo medio" di benzina e diesel "costerebbe ai distributori 400 milioni in più, e dovrebbe aumentare i prezzi del carburante per rispettare gli obblighi che il governo mette per far abbassare il prezzo", afferma il giornalista che ridacchia soddisfatto davanti alla conduttrice. 

 

Insomma l'entusiasmo è alle stelle, con Pier Luigi Bersani - anche lui ospite a Otto e mezzo - che non lesina battute sui ministri del governo tutti "ciarlieri... Dante di destra? A sinistra ci accontentiamo di Boccaccio... ci si diverte di più". 

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