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Qatargate, regalo di Natale per Luigi Di Maio: verso l'incarico Ue nel Golfo

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Tra gli effetti collaterale del Qatargate c'è il rilancio di Luigi Di Maio. Già, l'ex ministro degli Esteri del governo Conte, lasciato il Movimento 5 stelle per fondare Impegno civico insieme al veterano centrista Bruno Tabacci è rimasto fuori dal Parlamento ma le sue quotazioni per un prestigioso - e ben remunerato - incarico internazionale sono tornate a salire in concomitanza con l’esplosione dello scandalo tangenti dal Qatar alle sacre stanze del Parlamento europeo. 

 

Già, perché a un certo punto le indiscrezioni europee che davano Di Maio come possibile inviato speciale della Ue nei paesi del Goflo (come il Qatar) avevano virato su sull’ex commissario europeo Dimitris Avramopoulos, dato infine come favorito mentre in Italia scoppiava la polemica. Ma il greco è stato "coinvolto negli intrallazzi di Pier Antonio Panzeri, dal quale ha ammesso di aver avuto compensi per 60 mila euro tra febbraio 2021 e febbraio 2022" ricorda il Corriere che spiega come "l’uomo politico conservatore greco si è subito dimesso dal board di Fight Impunity, l’Ong al centro del cosiddetto Qatargate, nella quale sostiene di non aver mai avuto alcuna responsabilità esecutiva o gestionale. Ma la doverosa presunzione d’innocenza non toglie che siano ormai ridotte a zero le chance" di Avramopoulos di ottenere l’incarico. 

Ebbene, fonti europee rilanciano così le quotazioni di Giggino, "primo della short list selezionata dal panel incaricato di vagliare i nomi in ballo". Tuttavia, contro Di Maio gioca la presa di distanza del ministro degli Esteri, Antonio Tajani che ha spiegato: "Non è il candidato di questo governo italiano", ma de precedente.

 

Di Maio ci crede e non poco, tanto che ha passato l'estate a studiare per l'incarico con il segretario generale della Farnesina Ettore Sequi, l’ambasciatore Stefano Sannino, segretario generale del Seae, e Fernando Gentilini, diplomatico italiano esperto di Medio Oriente e Nord Africa. Studio estivo che ha messo Di Maio in testa alla short list. In lizza anche l’ex ministro degli Esteri cipriota, Markos Kyprianou e il diplomatico slovacco Jan Kubis. La nomina, che deve essere approvata a maggioranza qualificata dal Consiglio, potrebbe essere presa nei prossimi giorni. 

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