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Concita De Gregorio non molla Liliane Murekatete dopo l'indagine: “Massacrata prima del dovuto”

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Concita De Gregorio torna nuovamente a parlare del caso Soumahoro dopo la difesa di Liliane Murekatete negli scorsi giorni. La giornalista di Repubblica ha colto così la notizia dell’indagine a carico della compagna del deputato: “Già sento il coro di ah-ah, hai visto, adesso che ci dici. Sorvolo sul dettaglio che è stata indagata ieri, dunque nelle settimane del massacro mediatico non lo era. Ma è un dettaglio, appunto. Perché quella che è stata in mala fede fatta passare come una mia difesa della sua innocenza giudiziaria, o se volete morale, non lo era. Il processo non c’entra. Quel che dico vale anche se Murekatete fosse giudicata colpevole e condannata”. 

 

 

De Gregorio spiega meglio la propria posizione dopo una valanga di critiche: “Parlavo, difatti, di una questione culturale e sociale che riguarda ogni donna dai dodici anni in su, dunque anche lei. Difendevo e difendo, senza condividerla, l’aspirazione di una ragazzina a diventare popolare attraverso l’esibizione del suo corpo (nudo, anche) e di metterlo al servizio del lusso. Perché il lusso si nutre di corpi per vendere, dunque ti paga. Un sistema perverso ma metabolizzato, indiscusso, che ha portato al successo imprenditrici supreme come Chiara Ferragni ed è perciò modello per milioni di ragazzine. La questione è domandarsi che orizzonte morale abbiamo costruito prima di additare, moralisticamente, chi di volta in volta conviene”. La giornalista, nel suo intervento sul blog per il quotidiano, si concede anche una frecciata finale, senza nominarlo, a Silvio Berlusconi, per la frase sul “pullman di tr…” pronunciata davanti ai giocatori del Monza.

 

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