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Soumahoro, Bruno Vespa stronca la sinistra: "Non bastano un paio di stivali"

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“Attenzione a creare miti fragili, non bastano gli stivali da bracciante”: così Bruno Vespa giudica il caso Aboubakar Soumahoro. Il deputato di Sinistra italiana-Verdi, oggi autosospeso, è finito nell’occhio del ciclone per un’indagine della procura di Latina sulla sua famiglia (la suocera è accusata di malversazione e truffa nelle gestione di due cooperative, lui non risulta indagato). Fra il 2019 e il 2022, l’ex bracciante italo-ivoriano è stato innalzato a simbolo della lotta al caporalato e allo sfruttamento dei migranti da trasmissioni quali “Propaganda Live” su LA7. Venerdì scorso, il conduttore Diego Bianchi ha risposto alle critiche di superficialità dicendo di non essere imbarazzato, ma “inca**ato” .

Si è parlato della vicenda anche nel programma di Rete4 “Quarta Repubblica”, lunedì 28 novembre, e il giornalista Bruno Vespa ha messo in guardia da un pericolo: “Professionalmente rischiamo di fare delle scivolate, rischiamo di costruire dei miti che poi si rivelano dei miti fragili. I primi a dover stare attenti siamo noi. I primi a dover sapere quello che dicono di non sapere Fratoianni e Bonelli siamo noi giornalisti”. Segue sciabolata a Zoro: “Possiamo sbagliare tutti, ma se invitiamo una persona in trasmissione in genere andiamo a vedere come si muove, che cosa fa, chi è. Non mi bastano un paio di stivali, confesso, saremo troppo esigenti ma non bastano. Sono un bel simbolo, ma non bastano”.

Il conduttore Nicola Porro ha incalzato domandando se la sinistra abbia fatto di Soumahoro un eroe spendibile in campagna elettorale e Vespa tranchant: “Un simbolo meraviglioso, perfetto. Dove lo trovi un bracciante che viene con gli stivali da bracciante in Parlamento? E’ una meraviglia! Bisogna però sempre maneggiare con cura”. Infine, il conduttore e scrittore ha osservato: “E’ sempre difficile giudicare le scelte, ma candidare una persona è un’assunzione enorme di responsabilità da parte di un leader nei confronti dei suoi elettori, potenziali e reali. Vogliamo essere buoni? Diciamo che c’è stato un difetto di istruttoria. Soumahoro è in grande difficoltà e anche per il partito è complicato

difenderlo”.

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