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Otto e mezzo, Gratteri inchioda Francia e Germania sui migranti: "Devono stare zitti"

Giada Oricchio
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“Francia e Germania stiano zitte!”. Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro, ospite del talk politico di LA7 “OttoeMezzo”, non fa sconti a nessuno. Noto per essere un “giustizialista” (ma lui si definisce garantista), ha bocciato la riforma Cartabia e il ponte sullo Stretto di Messina, promosso la nuova norma anti rave e affondato le velleità da maestrina della Francia. Durante la puntata di giovedì 24 novembre, la conduttrice Lilli Gruber gli ha domandato: “Il problema dell’immigrazione sono le navi Ong? Ha visto lo scontro diplomatico con la Francia?”. E il magistrato l’ha spiazzata: “Quando parliamo di Africa, Francia e Inghilterra devono stare zitte per un secolo e mezzo. Non devono parlare di Africa. Io ci sono stato per lavoro e se sono vere il 50% delle cose che mi hanno detto…”.

Gruber ha chiarito ai telespettatori che si riferiva al colonialismo: “Ok li abbiamo sistemati per il passato… ma le navi Ong c’entrano o no con l’immigrazione clandestina?”, “Non c’è un’emergenza, se non nel senso che sono flussi di persone fuori controllo, non sai chi arriva. Non è una questione di numeri. I servizi segreti devono andare sotto il deserto e capire lì cosa accade. I disgraziati che arrivano da noi sono i ricchi in grado di pagare 4mila euro a viaggio, non i veri ultimi” ha detto il procuratore suscitando la contrarietà e la riprovazione del direttore de “La Stampa” Massimo Giannini. Alla fine, Gratteri ha confermato che le Ong non sono il vero problema: “Da loro arriva solo una minima parte, il 10%... il vero problema è la debolezza dell’Italia in Europa. Dobbiamo far capire alla UE che l’immigrazione riguarda tutti”.

 

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