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Otto e mezzo, Cecilia Strada vede l'abisso nucleare: “Basta il minimo errore…”

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Cecilia Strada, figlia di Gino ed ex presidente dell'Ong Emergency, è ospite in collegamento della puntata del 16 novembre di Otto e mezzo, il programma televisivo di La7 condotto da Lilli Gruber. “Joe Biden sta diventando il vero alleato della pace?” chiede la padrona di casa a Strada all’indomani dell’incidente dei missili piovuti sulla Polonia, una situazione affrontata con enorme cautela dagli Stati Uniti: “C’è da sperare che tutti cerchino di fare un passo in avanti - la replica - per diventare alleati della pace. Questo episodio ci dimostra, quando ci sono questi tipi di scenari e quando sono a disposizione degli armamenti che possono sostanzialmente mettere fine all’esistenza umana su questo pianeta, quanto sia pericoloso ogni passo di ogni escalation. E quanto ci sia bisogno di una de-escalation”. 

 

 

“Non è la prima volta che - dice ancora Strada sul rischio di una guerra nucleare che porti all’abisso - il mondo si trova sull’orlo di una potenziale estinzione, è successo a volte per errori dei computer, a volte per errori nell’interpretazione di quello che stava succedendo, è successo che nella storia il mondo sia stato salvato da gesti di un singolo individuo, un singolo soldato che ha detto ‘io non tiro’. Viviamo in un mondo in cui un errore o una cattiva informazione, un telefono senza fili o una reazione senza misura, può metterci nella situazione di non essere più qui a parlare di niente da dopodomani. La lezione è di ricominciare a parlare delle istanze di pacifismo e non violenza, non solo nel momento in cui siamo terrorizzati da Vladimir Putin che preme il bottone, ma in ogni giorno del nostro anno. Non - conclude l’ospite di Gruber - dobbiamo più trovarci in queste situazioni”.

 

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