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Montesano, causa alla Rai: sapeva della maglietta. Il motto di D'Annunzio "è sui libri di scuola"

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Prima le scuse per "un'ingenuità" che nulla avrebbe a che vedere con la politica, poi il contrattacco con l'annuncio di azioni legali contro la Rai che lo ha fatto fuori da Ballando con le stelle. Enrico Montesano nella tarda serata di domenica 13 novembre, torna sul caso della maglietta della X Max indossata durante le prove di ballo del programma di Rai1. Il caso era stato sollevato da Selvaggia Lucarelli, giudice del programma di Milly Carlucci, che su Twitter aveva mostrato le immagini dell'attore, negli ultimi anni impegnato sul fronte no green pass, con  la t shirt della Decima Mass "che, se a qualcuno sfugge, è una formazione militare che ha combattuto accanto ai nazisti contro i partigiani, nonché simbolo del neofascismo".

 

Segue bufera, con Montesano che prima ha parlato di "fesserie, lasciamo ad altri le strumentalizzazioni", mostrando una tessera del Psi de 1976. Poi aveva dichiarato: "Sono profondamente dispiaciuto e amareggiato per quanto accaduto. Sono un collezionista di maglie, ho quella di Mao, dell'Urss, ma non per questo ne condivido il pensiero. Non c'era in me nessuna intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante. Credo nei valori della Costituzione. È stata un'ingenuità. Col nazifascismo e i totalitarismi non c'entro nulla e li disprezzo profondamente". Nel frattempo la Rai ha deciso l'interruzione della collaborazione con l'attore di Febbre da cavallo per aver mostrato "una maglietta con un motto e un simbolo che rievocano una tra le pagine più buie della nostra storia. Chiediamo scusa a tutti i telespettatori e, in particolare, a coloro che hanno pagato e sofferto in prima persona a causa del nazifascismo a cui proprio quella simbologia fa riferimento".

 

Alla fine Montesano è passato al contrattacco. Secondo il suo staff la maglietta con il motto dannunziano "Memento audere semper" e il simbolo della X Flottiglia Mas "è stata vista dai rappresentanti Rai sia durante le prove della sua prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, sia nel montaggio senza alcuna obiezione", riporta il Corriere della sera. Montesano pertanto ha dato mandato a sui avvocati "di esaminare la situazione per tutelare al meglio la sua identità personale e la sua onorabilità", ribadendo che la maglietta era stata "vista dai rappresentanti della Rai sia durante le prove della sua prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, sia nel montaggio senza alcuna obiezione". Materiale montato che "è stato ulteriormente esaminato" senza che nessuno ponesse il problema. 

Poi c'è la questione politica: "Avendo avuto notizia che la Rai vorrebbe disporre il mio allontanamento dal programma Ballando con le stelle, dichiaro la mia assoluta buona fede e ricordo di essere stato un parlamentare di sinistra, in linea con la mia fede politica che non può essere certo accostata a quella fascista. Ho precisato che la maglietta da me indossata, che fa parte di una mia collezione da anni è in vendita pubblica nei negozi italiani senza che alcuno abbia mai pensato trattarsi di uno strumento di propaganda antidemocratica. Ricordo che la maglietta contiene una frase di Gabriele D’Annunzio che è liberamente riprodotta anche nei libri di studio di letteratura italiana adottati nelle scuole", sintetizza Montesano sui social. 

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