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Tifoso aggredito, Sconcerti: "In Italia c'era il delitto d'onore..." Gelo a Pressing

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Se gli animi allo stadio si scaldano e si registrano degli episodi di violenza, vanno considerate "le attenuanti". D'altronde una volta esisteva il "delitto d'onore". Stanno facendo discutere le parole pronunciate dal giornalista sportivo Mario Sconcerti nel corso della trasmissione Pressing, domenica 23 ottobre, su Italia1. 

Si parla dell'aggressione subita da un tifoso dell'Inter nello stadio della Fiorentina, l'Artemio Franchi. Un episodio da condannare ma che può avere delle “attenuanti“, come la “frustrazione” per una partita persa. “Siamo tutti delle persone civili che ogni tanto perdono la testa. Nessuno può dire di ammettere la violenza da frustrazione, però ci sono le frustrazioni. Ci sono anche nei processi le cosiddette attenuanti, la frustrazione è una di queste", è il ragionamento di Soncerti che a riguardo avanza un paragone che fa drizzare le antenne ai conduttori del programma.

 

 “In Italia si poteva ammazzare ed esisteva il delitto d’onore, se tu ammazzavi la donna che ti aveva tradito. Quindi esistono questo tipo di cose” dice il giornalista, con Massimo Callegari che interviene: “Esistevano, adesso per fortuna la situazione è cambiata“. Sconcerti appare quasi indispettito dalle puntualizzazioni sul fatto che il delitto d'onore in Italia non esiste più: "Ma bisogna anche ricordarlo?". “Qui eravamo sul caldo dopo una partita che l’Inter doveva giocare in 10. Non si può accusare di inciviltà e fare noi lezioni di moralità su un avvenimento sportivo discretamente falsato“, continua Sconcerti.

L'altra conduttrice, Monica Bertini, prende le distanze: “In nessun modo si deve lasciar passare il concetto che anche un minimo di violenza possa essere giustificata“. “Allora diciamo che sono dei delinquenti, meglio?”, replica ancora il giornalista, "se chiamate me, io difendo casa mia. Voi l’accusate e io la difendo”.

Le immagini del dibattito finiscono sui social e si scatena un vespaio di polemiche. Tra queste spicca il tweet del telecronista Riccardo Cucchi, famosa voce della Rai, che ha attaccato il collega: "La violenza non ha attenuanti. Mai. E il delitto d'onore era sconvolgente medioevo. Violenza contro le donne legalizzata. Le parole hanno un peso". 

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