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Tagadà, Cicchitto a valanga su Berlusconi: lui e Putin... Il vero messaggio degli audio

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"Non consideriamo SIlvio Berlusconi rinco****nito, tutto quello che è avvenuto è avvenuto perché lui lo sapeva. Non è che gli hanno rubato l'audio, lui sapeva" che sarebbe uscito. Fabrizio Cicchitto è un fiume in piena nella puntata di venerdì 21 ottobre di Tagadà, il talk show condotto da Tiziana Panella su La7. Mentre il presidente Sergio Mattarella sta per dare l'incarico di governo a Giorgia Meloni dopo le consultazioni al Quirinale della delegazione di centrodestra, si continua a parlare delle famose frasi del leader di Forza Italia su Vladimir Putin, Voldymyr Zelensky e sulla ricostruzione della guerra in Ucraina che hanno creato un terremoto politico. 

 

Non c'è mai stata riunione di Fi da cui dopo non sia uscito tutto, "non è che i gruppi parlamentari sono diventati improvvisamente le Br", afferma l'ex forzista. "Sapeva" che sarebbero uscito gli audio. Ma perché? "Per assoluto protagonismo e per far sapere al suo amico Putin che il suo amico Berlusconi è sempre in pista", è l'accusa di Cicchitto. "Poi essendo concavo e convesso, dopo due ore fa una nota in cui smentisce tutto", continua l'ex parlamentare. 

 

Le frasi di Berlusconi potrebbero incidere sulla scelta o meno di Antonio Tajani come ministro degli Esteri, afferma la conduttrice. "Bisogna cercare di capire - spiega Cicchittto - tra Putin e Berlusconi c'è un rapporto singolarissimo. In un certo senso si amano e si ammirano reciprocamente", afferma l'ex FI che arriva a dire che tra i due c'è una "sorta di rapporto omosessuale psicologico, nulla di sessuale, ma si piacciono" nella loro rispettiva "diversità". Putin è quello che "Berlusconi avrebbe voluto essere in Italia". 

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